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Pisapia Il pasticcione milanese ha tutti contro Anche le prostitute se la prendono col sindaco

L'Area C e il ticket per entrare in auto nel centro di Milano fa infuriare le escort: clienti bloccati, gli affari vanno peggio

Giulio Bucchi
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È un uomo davvero spietato questo Pisapia. Non solo inaugura questa benedetta area C provocando le ire funeste di residenti, lavoratori, pendolari, automobilisti, classi indigenti, allergici ai mezzi pubblici, interisti, bionde naturali e monaci trappisti, ma non ha neppure la sensibilità di comprendere il dramma umano che, a causa dei suoi scellerati provvedimenti, ha investito l'ennesima categoria di lavoratori seri e instancabili, stanchi di non avere voce in questa città arida e zeppa di divieti penalizzanti. Sto parlando di tutte quelle gentili signorine che svolgono il mestiere più vecchio del mondo dopo quello di Marinella-segretaria-di-Berlusconi e che lo fanno con discrezione e una certa sobrietà, accogliendo la clientela nelle loro case. Case che in molti, troppi, sfortunati casi si trovano all'interno della cerchia dei bastioni. Case sotto le quali un tempo il cliente parcheggiava furtivamente sicuro di non essere notato. Case in cui l'andirivieni sulle scale di uomini con cappelloni da alpino e baffi finti è vertiginosamente crollato dopo il divieto di entrare in centro con la propria autovettura. Se pensate che stia gonfiando la notizia perchè odio gli ecologisti almeno quanto Michel Martone odia il balsamo lisciante, sbagliate di grosso. Per trovare conferma della mia tesi basta, infatti, andare sul sito della escort più famosa d'Europa, ovvero il famoso trans Efe Bal già ospite di programmi come «Matrix» e «Chiambretti night» (ww.efe2003.com) e accanto ad una serie di immagini che non sembrano esattamente l'album di nozze di Mario Monti, troverete la seguente scritta a caratteri cubitali: «Sono a Milano senza entrare in AREA C». Cliccando sulla scritta si apre poi una finestra con tanto di mappa dettagliata e un rassicurante ed esaustivo messaggio della signorina Efe: «Ciao, mi puoi raggiungere senza entrare in Area C parcheggiando l'auto sui Bastioni di Porta Nuova vicino all'Ospedale Fatebenefratelli in quanto io sono proprio all'inizio di Corso di Porta Nuova angolo con i Bastioni. A dire la verità, un camminata prima e dopo di me ti potrebbe fare solo del bene....credo...». Morale: la povera Efe ha paura che l'area C scoraggi il cliente e che quello ripieghi su colleghe in zona fiera. E in effetti, la questione è preoccupante. E non solo per le signorine che esercitano, ma soprattutto per i poveri clienti nonché per la stessa città di Milano. Quali saranno gli effetti di questo provvedimento? Lo scenario è apocalittico. Appartamenti improvvisamente sfitti in centro che nessuno vorrà affittare perchè la moquette rossa e gli affreschi pompeiani sono un po' poco minimal per il milanese medio. Improvviso incremento di uomini che risaliranno in motorino dopo aver ansimato e sudato con conseguenti impennate di broncopolmoniti fulminanti le quali andranno inesorabilmente  a pesare sui costi della sanità nella regione Lombardia. Donne che guarderanno con sospetto mariti che insistono per vendere il suv e comprare l'autoelettrica, ma soprattutto, mezzi pubblici che in pausa pranzo diventeranno postriboli malfamati traboccanti di maschi infoiati ansiosi di raggiungere la Efe di turno. Insomma, che Pisapia valutasse con più attenzione le conseguenze drammatiche di quest'area C. E si mettesse una mano sulla coscienza, se non vuole che noi donne ci ritroviamo una mano lì, sul tram. di Selvaggia Lucarelli

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