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Il governo fa marcia indietro: tassa pure gli immigrati

Monti non sospende l'imposta fino a 200 euro sui permessi di soggiorno. Lunedì in vigore il decreto Maroni-Tremonti

Matteo Legnani
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Entrerà in vigore lunedì 30 la tassa da 80 a 200 euro per l'ottenimento dei permessi di soggiorno, voluta con decreto dagli ex ministri Tremonti e Maroni. Il Consiglio dei ministri ha infatti rinunciato ad approvare un provvedimento di sospensiva grazie al quale intendeva poi rivedere il decreto, come annunciato qualche settimana fa dal ministro per l'Integrazione Andrea Riccardi. Riccardi e la collega del Viminale Cancellieri si erano impegnati all'inizio dell'anno ad avviare una valutazione sul contributo previsto per gli immigrati in modo da arrivare ad esenzioni e riduzioni per le categorie più povere ed i nuclei familiari più numerosi, in tempi di crisi economica. Niente accordo - Il tavolo tecnico, però, non ha trovato un accordo e dunque lunedì l'immigrato che chiederà il rilascio o il rinnovo del permesso di soggiorno dovrà versare 80 euro per il documento di durata compresa tra tre mesi ed un anno e di 200 euro per quello di soggiornante di lungo periodo. A questa cifra vanno poi aggiunte 27,50 euro per le spese del documento elettronico. A quanto si apprende, in tempi brevi verrà   studiato un provvedimento legislativo che riordinerà tutta la materia  dei permessi di soggiorno. Nelle intenzioni di Palazzo Chigi, sarà un provvedimento legislativo a riordinare tutta la materia  dei permessi di soggiorno.

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