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Sindacati a fianco di Schettino "Ha fatto solo 25 morti"

I comandanti lo assolvono: "L'inchino è atto di coraggio, lui è andato nel panico altrimenti era un eroe. Fa più morti il weekend..."

Nicoletta Orlandi Posti
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Francesco Schettino capitano coraggioso e sfortunato. Lo sostiene l'Unione sindacale Capitani di lungo corso al comando - Unione sindacale Capitani e direttori di macchina, che non sospenderà il comandante della Costa Concordia naufragata all'Isola del Giglio venerdì 13 gennaio. Lo ha annunciato il   presidente Antonino Nobile questa mattina a Genova nel corso di una conferenza stampa. "Sospendere Schettino - ha detto Nobile -? Assolutamente no. Non ce lo sognamo neanche. Valuteremo alla conclusione delle indagini. E anche la sospensione dell'armatore è da valutare". Atto di coraggio - Anche riguardo alla manovra azzardata fatta dal comandante della Concordia, Nobile, trova una giustificazione: "In crociera l'inchino è una pratica usuale, sono stupidaggini che si fanno per fare divertire i passeggeri, c'è quello che ha fortuna e quello che non ce l'ha. Lo si  fa anche per dimostrare che abbiamo coraggio ma ti assumi la responsabilità di quello che fai". Del resto, puntualizza il presidente del sindacato capitani, "ci sono più morti nel week end che in un naufragio". "Se Schettino non fosse andato in confusione dopo l'impatto - ha detto Nobile - non parleremmo di un mostro ma di un eroe che ha salvato quattro mila vite". La telefonata tra Schettino e De Falco su LiberoTv Follie e misteri - L'uscita di Nobile è stata 'doppiata' da quella del collega Gardella, secondo cui l'ufficiale della capitaneria di porto di Livorno Gregorio De Falco sarebbe un "eroe del...", colpevole di aver dato "indicazioni cervellotiche" a Schettino la sera del 13 gennaio e di essersi poi "fatto bello" per la telefonata-cult in cui prendeva a male parole il capitano. Sono solo gli ultimi, grotteschi riflessi (cui si è aggiunta la storia di don Massimo Donghi) di una vicenda complicata, ancora tutta da chiarire. Nel giorno in cui è ufficiale il risarcimento-beffa di soli 11mila euro a testa che Costa Crociere concederà ai passeggeri scampati al naufragio, si è venuti a sapere che Domnica Cemortan, la bionda che era con Schettino in plancia al Concordia al momento dell'incidente, risulta irrintracciabile alla procura di Grosseto che vorrebbe interrogarla.

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