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Persino Tonino meglio di lui Laurea prima, e da lavoratore

Martone più "sfigato" di Di Pietro, che faceva l'impiegato all'Aeronautica militare durante gli studi in giurisprudenza

Matteo Legnani
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Ha dato degli "sfigati" a metà degli universitari italiani, dicendo che chi non si laurea entro i 28 anni, tale va definito. Lui, il viceministro Michel Martone, di anni ne aveva 23 quando prese il fatidico pezzo di carta in giurisprudenza. Impresa eccezionale? Non tanto, se la si paragona a quella (oltre che di tanti, tantissimi universitari) a quella di Antonio Di Pietro. Che certo una "cima" non è considerato. Ma si è laureato lui pure in cinque anni (sempre in giurisprudenza) e pure lavorando. Tornato in Italia nel 1973 dopo alcuni anni a lavorare in Germania, Tonino inizia gli studi all'Università degli Studi di Milano presso la facoltà di giurisprudenza, mentre lavora come impiegato civile dell'Aeronautica Militare. E si laurea nel 1978. La storia successiva è nota: nel 1980 vince un concorso della Polizia di Stato per Commissario e frequenta la Scuola Superiore di Polizia. Successivamente viene inviato al IV distretto come responsabile della Polizia Giudiziaria. Nel 1981, sempre alternando lavoro e studio, vince il concorso di uditore giudiziario: è assegnato, con funzione di Sostituto Procuratore, alla Procura della Repubblica di Bergamo.

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