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Martone molto poco sfigato Ecco come è diventato prof

Il viceministro bacchetta chi si laurea dopo i 28 anni: un boomerang. Vinse la cattedra nonostante tutti i dubbi della commissione

Lucia Esposito
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Ha bacchettato i bamboccioni, quelli che perdono tempo all'Università, è salito in cattedra chiamando "sfigati quelli che si laureano dopo i 28 anni, ma ora si scopre che Michel Martone, viceministro al Lavoro ha sì fatto una carriera fulminea ma ha avuto, per così dire, qualche aiuto. Quella frase infelice è diventata un boomerang perché gli universitari e i riceercatori della Rete "29 aprile" hanno fatto notare che la carriera del vice di Elsa Fornero presenta molte anomalie: laurea in giurisprudenza a 23 anni, ricercatore a 26, professore ordinario di diritto del lavoro a 29 anni. Gli studenti si sono tolti il sasso dalla scarpa e hanno pubblicato ampi stralci del verbale della riunione che consarò Martone docente nel 2003. La Commissione era presieduta da Mattia Persiani, professore con cui Martone si era laureato e già questa è un'anomalia. Su otto concorrenti per il posto dell'Unversità di Siena, sei hanno ritirato la domanda e lui ha vinto il concorso nonostante avesse all'attivo una sola pubblicazione.  Gli altri membri della commissione, a parte il prof Persiani, espressero molte perplessita sul candidato Martone. Uno di loro, a distanza di nove anni e chiedendo l'anonimato ha detto al Secolo XIX che Martone ha vinto quel concorso perché "raccomandato di ferro iperspinto da tutto il mondo".

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