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Il pastore a Castelli: "Non devi rompermi i c...". Lui se ne va

Da Santoro l'ex Guardasigilli processato dai manifestanti: abbandona con classe, dopo aver stretto la mano al teletribuno Michele

Andrea Tempestini
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Fuochi d'artificio al Servizio Pubblico di Michele Santoro. L'ex ministro Roberto Castelli, nel corso della trasmissione di giovedì 26 gennaio, si spende in un vivace battibecco con alcuni lavoratori siciliani, uniti nella protesta insieme a quelli sardi. Il leghista, dati alla mano, spiega: "La Sicilia è quella che spreca di più. Voi avete 23 mila dipendenti pubblici, mentre in Lombardia ce ne sono tremila". Il Servizio Pubblico del teletribuno Santoro, nella puntata intitolata La rivolta dei forconi, come cornice ha il consueto pubblico iper-schierato. Una circostanza della quale, all'inzio della trasmissione, Castelli si lamenta. L'inviato Sandro Ruotolo è in collegamento dalla Sicilia, e dopo le parole dell'ex Guardasigilli dà la parola a un pastore sardo. Il pastore perde subito le staffe. Urla, sbuffa, grida, sbraita. E' a tratti una situazione piuttosto comica. Poi però insulta: "Castelli, tu a me non mi devi rompere i coglioni". Il leghista non ci sta a farsi processare nella trasmissione del teletribuno Michele. Si alza, dà la mano a Santoro. Se ne va. Il pastore lo insulta, Castelli se ne va Guarda il video su LiberoTv

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