Nuzzi: punito dalla Chiesa perché svelo il malaffare
Dopo la puntata degli Intoccabili il Vaticano minaccia vie legali contro il cronista di Libero e conduttore della trasmissione
Fuori e dentro la Chiesa c'è chi è contro e chi è a favore di Papa Benedetto XVI. Noi abbiamo una posizione diversa. Pensiamo che l'opera di cambiamento del pontefice sia innegabile, ma incontri resistenze e sia osteggiata proprio in Vaticano». Inizia così il copione della puntata degli «Intoccabili» di mercoledì sera su La7. Una posizione di assoluta fedeltà al principio di trovare notizie, verificarle e renderle pubbliche per una puntata con notizie senza precedenti. Per la prima volta un vescovo, per decenni al lavoro nei Sacri Palazzi, scrive al papa denunciando casi di «corruzione» Oltretevere. Ancora, sostiene di esser stato «boicottato» - parole sue - nell'opera di pulizia che aveva avviato sui conti, gli appalti e le forniture dello Stato Città del Vaticano. Nero su bianco in lettere riservate, report, documenti consegnati al pontefice e al segretario di Stato, il cardinale Tarcisio Bertone. Decine di fogli per un carteggio comprensivo di ricostruzioni certosine, giorno dopo giorno, nome dopo nome, di quanto avvenuto. Ascolta su LiberoTv il racconto e la difesa di Nuzzi La 'Mani Pulite' del Vaticano Guarda il servizio de Gli Intoccabili È un fatto insolito per quanto veniamo abitualmente a conoscere di quanto accade oltre il colonnato di San Pietro, soprattutto quando riguarda il denaro. È altrettanto insolito che di quanto accaduto si abbia oggi l'opportunità di conoscere tramite documenti ufficiali seppur riservati. Così, in televisione, abbiamo raccontato un'inchiesta (anticipata su queste colonne), sentendo testimoni come monsignor Corbellini o chi era preposto su tutti ai controlli come il cardinale Velasio De Paolis. Ed è un'inchiesta che lascia smarriti. Chi rivolgeva queste segnalazioni al cardinale Bertone, entrando con lui in manifesta rotta di collisione, è stato in pochi mesi mandato a Washington. Ecco perchè Reuters e Associated Press, le prime agenzie di stampa nel mondo rilanciano la vicenda con titoli netti: «Lo scandalo della corruzione scuote il Vaticano, dopo la rivelazione di lettere interne» ha scritto la Reuters. Poi l'Associated Press ha anche aggiunto: «Un funzionario avverte il Papa della corruzione». Dopo la puntata arriva una lunga nota della Santa Sede di precisazioni e distinguo, di difesa del comitato di banchieri criticato da monsignor Carlo Maria Viganò per le scelte finanziarie operate. E noi qui in redazione agli Intoccabili la riprendiamo subito sul nostro blog. Inviteremo padre Federico Lombardi in trasmissione se e quando vorrà tornare su questo argomento. Perché la nostra cronaca, aldilà di tentativi maldestri di strumentalizzare il nostro mestiere e di porci da taluni in forzate e irreali conflittualità, è aperta a ogni prospettiva. In studio per una lunga intervista avevamo infatti il direttore dell'Osservatore Romano, il professor Giovanni Maria Vian.«Il Vaticano ha diffuso una nota» analizza la Reuters, che critica i metodi usati nell'inchiesta giornalistica. Ma ha confermato che lettere erano autentiche esprimendo «amarezza per la pubblicazione di documenti riservati». I documenti riservati in mano a un giornalista hanno due uniche destinazioni: o i giornali, le televisioni per le quali si lavora o il cassetto da chiudere a chiave. Ma in quest'ultimo caso si farebbe un altro mestiere. Non il nostro. di Gianluigi Nuzzi [email protected]