Scippata in centro a Milano Cade dalla bici: è grave
La donna di 54 anni, stava attraversando la strada quando due uomini su uno scooter le hanno preso la borsa: ora è in coma
Codice rosso. La vita appesa a un filo per uno scippo andato male. Mentre scriviamo Alessandra G., milanese di 54 anni, è in coma in un letto del Policlinico di Milano circondata da medici che non sanno se riuscirà a superare la notte. Alessandra è l'ultima vittima della violenza nelle strade del capoluogo lombardo, l'ennesima finita in ospedale mentre passeggiava in bicicletta. Il fatto è avvenuto alle 19 di ieri nella centralissima piazza Repubblica: la donna stava attraversando la piazza a bordo della sua bicicletta in direzione del Duomo, quando a metà strada, nei pressi dell'incrocio con viale Monte Santo, è stata affiancata da due uomini su uno scooter grigio, entrambi col volto coperto da un casco jet. L'obiettivo era la borsa avvistata nel cestello della donna. Quando uno dei due ha cercato di afferrarla, Alessandra si è spaventata e ha cercato di evitarlo con un manovra brusca. Non è ancora chiaro se sia riuscita nell'intento di salvare la borsa, ma è sicuro che il movimento l'ha fatta sbandare fino a farle perdere il controllo del mezzo. In un secondo è finita a terra, priva di sensi. Un testimone, il primo a chiamare i soccorsi, ha raccontato che la donna ha battuto la testa con una forza spaventosa e che poi è rimasta lì, ferma. Immediati i soccorsi del personale del 118 che l'hanno ricoverata al vicino Policlinico in condizioni gravissime. Codice rosso, appunto. In coma in attesa di scoprire se riuscirà a cavarsela. Per ora sono poche le informazioni sulla donna, si sa soltanto che è sposata. Tutte le energie della polizia, arrivata sul posto per i rilievi, sono impegnate alla cattura dei due criminali. L'unico testimone oculare ha raccontato con sconforto di non essere riuscito a segnare il numero di targa dello scooter, ma gli investigatori sperano che le tante telecamere installate nella zona possano aiutarli nelle ricerche. L'episodio di ieri è l'ennesimo in una città che da qualche tempo sembra aver smarrito la corazza protettiva tanto famosa. Secondo i dati diffusi dalla Questura a dicembre, nel 2011 c'è stato un aumento dei reati del 5,58 per cento rispetto al 2010, con un picco relativo proprio ai reati predatori: furti (+12,31%) e rapine (+6,46%). Dal 2010 sono inoltre aumentati i furti di motocicli (31,97%), d'auto in sosta (19,35%), nelle abitazioni (14,41%), e i borseggi (18,75%); segno positivo anche per le rapine commesse in strada (+13.03%). Durante la presentazione del report di fine anno, il questore Alessandro Marangoni disse che i 4.419 reati in più denunciati rispetto al 2010 sono «un leggero aumento su un trend che negli anni passati era in costante discesa; un ritorno fisiologico dopo una striscia positiva di diversi anni». Non solo, secondo il questore la colpa sarebbe della crisi imperante che avrebbe colpito anche Milano: «Si è registrato un aumento dei furti negli esercizi commerciali e sempre più spesso di alimentari. Un fatto riconducibile a stati di indigenza particolari». Una possibilità che non convince i tanti detrattori di Pisapia, per i quali la ricetta del neo sindaco di integrazione a tutti i costi e trasformazione del corpo della polizia locale, ha fatto danni enormi. “Menzogne leghiste”, ha tuonato qualche tempo fa Pisapia, ma forse non aveva letto un dato: nel 2010 il report annuale segnò una diminuzione dei reati del 32 per cento.