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Nuovo rincaro delle sigarette Per pagare le pensioni

Ok in commissione a un emendamento al milleproroghe: aumento tabacchi lavorati per la previdenza dei lavoratori esodati

Lucia Esposito
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Prima, al varo del decreto "cresci Italia" di Monti, piansero i fumatori di trinciato (le sigarette non industriali) ed esultarono i fan delle bionde. Ora, però, piangono anche i fumatori "classici". Le commissioni Affari Costituzionali e Bilancio della Camera hanno infatti dato il via libera alla modifica di un emendamento al decreto milleproroghe che prevede l'aumento dei tabacchi lavorati, ossia delle sigarette. La misura servirà a coprire le maggiori uscite dovute alle modifiche apportate sempre in sede di commissioni che riguardano le pensioni dei cosiddetti lavoratori esodati e precoci che potranno ora andare in pensione con le norme vigenti prima della prima manovra del governo dei tecnici. Non si toccano gli autonomi - La precedente versione del milleproroghe, quella che era stata licenziata dalle commissioni, prevedeva che la copertura derivasse da un innalzamento dei contributi previdenziali per i lavoratori autonomi. La norma aveva registrato la contrarietà del ministro del Welfare, Elsa Fornero, e delle categorie interessate. In principio la modifica aveva reso necessario il ritorno del decreto in commissione dopo l'approdo nell'Aula di Montecitorio. La soluzione trovata in commissione è di compromesso. Il Pd, da una parte, non accettava il balzello sulle previdenza a sfavore dei lavoratori esodati (ossia licenziati o che si sono dimessi). Dall'altra il Pdl si è opposto all'idea di recuperare i saldi andando ad incidere nuovamente sui lavoratori autonomi. A pagare, alla fine, saranno i fumatori.

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