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Sciopero Tir: frutta alle stelle

Minacciavano i camionisti che volevano entrare in A14. Finiti i presidi ai caselli autostradali, ma continuano a scarseggiare alimentari e carburanti

Matteo Legnani
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Come annunciato dal ministro dell'Interno Cancellieri nei giorni scorsi, è scattata la linea dura nei confronti degli autotrasportatori che per giorni hanno bloccato le principali arterie nazionali, da nord a sud. E nella tarda serata di ieri la polizia stradale ha sottoposto a fermo ad Andria in Puglia quattro autotrasportatori con le accuse di violenza privata aggravata e continuata nei pressi del casello autostradale di Andria dove sono in corso blocchi in entrata dell'A14 da quattro giorni. Due Tir sono stati costretti a fermarsi da persone a bordo di due autovetture di grossa cilindrata, una delle quali, mettendosi di traverso, ha bloccato la strada. Le persone a bordo delle vetture avrebbero minacciato gli autisti dei Tir, intimando loro di non proseguire. Ma i conducenti degli autotreni hanno chiamato il 113: sono quindi giunte pattuglie della polizia stradale, che hanno bloccato una delle due auto: a bordo c'erano quattro persone, identificate e risultate autotrasportatori della zona. Intanto, dopo l'apertura del ministro dello Sviluppo Passera che ha annunciato "sconti" ai caselli per 170 milioni di euro e il rimborso delle accise sul gasolio per gli autotrasportatori, la situazione è ormai tornata pressochè alla normalità, con la fine di tutti i blocchi sulle autostrade. I quattro giorni di blocchi, però, hanno messo in crisi la distribuzione delle merci e soprattutto degli alimentari anche nelle grandi città Ripercussioni anche per gli allevatori e gli agricoltori, che sono stati costretti a gettare tonnellate di latte, frutta e verdura deperibili.  

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