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Nuovo aut-aut del Senatur al Cav "Via Monti o Formigoni"

Umberto Bossi torna a minacciare il Pdl dopo l'incontro col Cavaliere dell'altroieri. "Non abbiamo paura del voto, Berlusconi decida"

Matteo Legnani
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  L'alleanza tra Pdl e lega in Lombardia durerà fino a che il leader della Lega non ne avrà abbastanza. Umberto Bossi lo ha detto a chiare lettere ai cronisti che lo interpellavano sull'argomento: "Di solito, dopo un pò, mi rompo le scatole", ha spiegato Bossi. "Vale quello che ho detto in Piazza Duomo". E Bossi, domenica dal palco milanese, aveva spiegato che, senza un dietrofront del Pdl rispetto al sostegno al Governo, la Lega avrebbe fatto mancare il proprio appoggio al presidente della Lombardia Roberto Formigoni. "Abbiamo detto in maniera molto chiara che siamo pronti a far saltare la Lombardia, che è piena di inquisiti e, se proprio la dobbiamo sostenere, almeno salti il Governo Monti", ha chiosato. "Berlusconi decida" - "Non abbiamo paura del voto, noi vinciamo ovunque", ha aggiunto rispondendo ai giornalisti che in Transatlantico gli chiedevano di quanto consenso godesse ancora il Carroccio. "Io sono l'unico a guardare i sondaggi - ha aggiunto - io vado a naso". E ancora, sull'alleanza col Pdl di Sivlio Berlusconi: "Non si può avere il piede in due scarpe. Berlusconi provveda a chiarire la sua posizione. Alle amministrative sono i locali che contano. Se si può fare qualche accordo, non si può però tenere il piede in due scarpe, ha sottolineato parlando delle elezioni Comunali. Monti ed Europa - Poi il consueto e durissimo giudizio sul governo tecnico: "Monti ce l'ha fatta a fare sprofondare il Paese", ha risposto a chi gli chiedeva se il prof fosse riuscito a risollevare il Paese in ambito europeo. E quindi sul Vecchio Continente: "Io ho dei dubbi sull'Europa degli Stati: è fallimentare, è piena di debiti. Serve l'Europa delle Regioni. Tutti parlano di sostenere gli Stati, ma nessuno ci mette i soldi", ha concluso.    

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