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Merkel vuole l'Unione politica Però si tiene tutta la cassa

La Cancelliera: più competenze alla Commissione che sarà il governo Ue. Nessuno può accollarsi i debiti altrui

Lucia Esposito
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Angela Merkel pensa a un'unione politica dell'EUropa. Lo dice in una lunga intervista alla Stampa. «Passo dopo passo, dobbiamo avvicinarci in ogni settore politico. Ci accorgiamo infatti sempre più che ogni tema affrontato ai nostri confini interessa anche noi e viceversa. L'Europa è politica interna. Nel corso di un lungo processo, trasferiremo sempre più competenze alla Commissione, che poi per le competenze europee funzionerà come un governo europeo. La seconda camera è costituita praticamente dal Consiglio con i capi di governo. Ed infine abbiamo la Corte di giustizia europea quale corte suprema. Questo -potrebbe essere l'assetto futuro dell'Unione. Un prossimo futuro, come ho già detto, e dopo molto passi intermedi». Il diktat A proposito dei Paesi in difficoltà, richiesta dai partiti a Berlino, precisa la sua posizione: «Noi aiutiamo i nostri partner con l'aspettativa che loro stessi compiano tutti gli sforzi possibili per migliorare la loro situazione». Tradotto: nessuno Paese può accollarsi i debiti degli altri. La Merkel pensa all'Europa politica ma guarda alle proprie casse: «con tutti gli aiuti miliardari ed i meccanismi salva-Stati, noi in Germania dobbiamo stare attenti che alla fine neppure a noi vengano a mancare le forze, perché neanche le nostre possibilità sono infinite e questo non servirebbe a nessuno in Europa». La Cancelliera tedesca ripete il suo bo agli Eurobond che non possono essere un mezzo per superare la crisi, competenze europee funzionerà, come un governo europeo. In questo quadro rien­tra un Parlamento forte. La seconda camera è costituita praticamente dal Consiglio con i Capi di Governo. Ed infine abbiamo la Corte di Giustizia europea quale corte suprema. Questo potrebbe essere l'assetto futuro dell'Unione dell'Europa, in un prossimo futuro, come ho già detto, e dopo molti passi intermedi.  

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