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L'ultima notizia sul lavoro: Marcegaglia come Camusso

Presidente di Confindustria e la leader di Cgil unite nel niet a revisione della cassa integrazione: "Per due anni non si tocca"

Matteo Legnani
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Emma Marcegaglia come Susanna Camusso? Possibile? Pare proprio di sì, almeno sul tema della cassa integrazione straordinaria che sta animando il dibattito sulla riforma del lavoro. "Siamo di fronte ad un profondo processo di riorganizzazione del sistema industriale e del sistema produttivo, quindi togliere uno strumento fondamentale per questi processi è esattamente una follia" aveva detto l'altroieri (per boi ribadire il concetto anche ieri) la numero uno della Cgil. "Per i prossimi due anni abbiamo moltissime ristrutturazioni da gestire e quindi abbiamo bisogno di tutti gli strumenti che abbiamo, cig straordinaria e mobilità inclusi" dice oggi la presidente di Confindustria a margine di un convegno sull'Expo. Il ministro del Lavoro Elsa Fornero, dopo aver ipotizzato l'introduzione di una cassa "brevissima" aveva comunque fatto parzialmente dietrofront, di fronte alle polemiche suscitate. «Per il futuro siano anche disposti a ragionare su una nuova architettura, che però è ancora tutta da verificare" ha concluso la Marcegaglia. "Dobbiamo vedere qual è la più efficiente, questa o quella che ha in mente il ministro con una cig ridotta, sussidi di disoccupazione e salario minimo», sul quale la numero uno di Confindustria si è detta contraria:  "Rischia di disincentivare al lavoro: abbiamo un tasso di occupazione troppo basso e rischiamo di avere, a salario minimo, 20 milioni di persone".

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