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La Casta fa la furbetta: portaborse mezzi salvati

Il parlamento decide i 'tagli': indennità e diarie non si toccano, rendiconto solo per metà delle spese degli assistenti

Giulio Bucchi
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Indennità e diarie della Casta non si toccano. E sui rimborsi per i portaborse arriva la furbata. I questori di Camera e Senato, riuniti per rivedere le spese dei parlamentari, si atterranno alla richiesta del governo di ridurre il budget degli onorevoli, ma senza esagerare. Come scrive Repubblica, i politici avranno l'obbligo di dare rendiconto delle spese sostenute e i contratti stipulati con gli assistenti, ma solo per metà budget. In sostanza, di 4.100 euro per i senatori e 3.690 per i deputati metà resterà forfait e come tale insindacabile. Risparmiare sì ma con prudenza. Le pensioni - Altra novità, non proprio in linea con l'austerity invocata da Mario Monti e dagli elettori, è l'adeguamento della pensione. Senza più vitalizio e con l'adozione del contributivo da marzo, in linea con la riforma previdenziale del ministro Fornero, gli onorevoli agganceranno le proprie pensioni a quelle dei superburocrati, magistrati e prefetti. Magra consolazione: fino a 5 anni fa erano legate a quelle dei presidenti di Cassazione.

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