Il blocco selvaggio dei tir costerà 50 milioni al giorno
Rincari sulla spesa: 22 euro in più al mese. Il Viminale: "Basta, ora il pugno duro". A Palermo prosegue la protesta dei forconi
Cinquanta milioni di euro al giorno: tanto costa agli italiani il blocco dei tir per protesta contro liberalizzazioni e caro benzina. Lo stop alla circolazione dei bisonti della strada decretato dai sindacati dei camionisti si traduce in tonnellate di merci deperite, visto che come sottolinea la Stampa l'80% delle merci alimentari in Italia viaggia su strada. Ed è merce che deperisce molto rapidamente: frutta, verdura, carne. Per questo, i rincari sono immediati, fino al 50% su alcuni prodotti ortofrutticoli come melanzane e zucchine. Uno "sciacallaggio", lo ha definito il presidente di Federconsumatori Campania Rosario Storiaiuolo, in una Regione in cui il blocco è talmente forte e massiccio da indurre il Prefetto di Napoli a precettare i tir che trasportano la benzina. E Coldiretti oggi a Roma e Milano distribuirà gratuitamente verdura, frutta e uova in segno di protesta coi camionisti. Il presidente della Coldiretti Sergio Marini ha fatto una stima dei dannidall'agroalimentare Made in Italy: oltre cento milioni di euro. Secondo una stima di Repubblica, i rincari per le tasche di chi farà la spesa in questi giorni sono 22 euro al mese: detto di zucchine e melanzane, salgono sensibilmente i prezzi anche di insalata (+30%), spinaci (fino al 100%), arance (20%), mele e pere (15%). L'allarme non è solo per i mercati e i mercatini (che stanno già iniziando a svuotarsi, da Torino a Roma, com bancarelle sparite) ma anche per la grande distribuzione. Il responsabile di Carrefour Milano, Alessandro Pascutti, avverte: "Resistiamo un paio di giorni, poi resteremo senza merce". L'Italia come la Sicilia. Mughini: "Protesta antidemocratica". Belpietro: "La colpa non è loro". Tu stai con i camionisti oppur no? Vota il sondaggio "Pugno duro" - E mentre il blocco continua (anche dopo la tragedia del manifestante morto martedì ad Asti), le reazioni sono durissime. Se la segretaria della Cgil Camusso ha dichiarato che "è stato superato il limite", è soprattutto il governo ad alzare la voce. Il ministro dell'Interno Cancellieri ha minacciato interventi particolarmente decisi per eventualmente smobilitare presìdi che dovessero oltrepassare i limiti di legge: nel corso dell'informativa in Senato ha sottolineato che, per fronteggiare la protesta in tutta Italia, sono state inviate 1.160 unità di rinforzo alle forze dell'ordine. E ancora: "I prefetti - ha annunciato la stessa Cancellieri - potranno far ricorso all'adozione di apposite e mirate ordinanze urgenti". Senza contare che "sono in corso indagini per accertare la presenza di elementi della criminalità organizzata tra i manifestanti della protesta degli autotrasportatori". Lo stesso premier Monti le ha fatto da contraltare, rispondendo alle preoccupazioni dell'Unione Europea: "Vogliamo riformare l'Italia nella comprensione delle difficoltà e delle esigenze delle categorie, ma facendo rispettare le leggi". Il movimento dei forconi - Non si ferma intanto la protesta degli autotrasportatori: migliaia di persone sono scese in piazza a Palermo per la manifestazione organizzata dal movimento dei "forconi". A Palermo sono arrivati da tutta la Sicilia e si sono incolonnati lungo via Libertà, dirigendosi verso Palazzo d'Orleans, la sede del governo regionale. "Siamo disposti a tutto, anche alla morte. Non ci fermano, la politica faccia la sua parte oppure vadano tutti a casa", ha spiegato il leader dei Forconi, Mariano Ferro. L'agitazione prosegue anche in altre regioni: in Piemonte, ntel torinese, si è verificato un incidente nel quale è rimasta ferita una persona. In Lombardia è tornata regolare la situazione del traffico nel bergamasco, dove mercoledì mattina diversi mezzi pesanti erano stati bloccati dalle manifestazioni degli autotrasportatori in sciopero. In Emilia Romagna i mezzi pesanti sono presenti all'esterno dell'Autosole a Piacenza Sud, Reggio Emilia e Campegine, in provincia di Reggio. Restano attivi tutti i presidi degli autotrasportatori in Calabria sull'autostrada Salerno - Reggio Calabira e in diversi snodi della statale jonica 106. Si segnalano decine di tir ancora parcheggiati ai caselli autostradali di Mercato San Severino, sulla A30, e di Benevento sulla A16, dove prosegue il persidio dei manifestanti.