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Asti, Tir uccide un manifestante Governo a Ue: "Interverremo"

Scendono in campo i prefetti: ordinanza a Roma. Camionista investito da una collega tedesca nel corso di un presidio: arrestata

Nicoletta Orlandi Posti
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Dopo un lunedì di protesta selvaggia e con il martedì che si è aperto con la mrote di un manifestante, i prefetti cominciano a prendere in mano la situazione. Il nodo è la protesta degli autotrasportatori, sulla quale si è abbattuto lo stop agli assembramenti di tir presso i caselli autostradali all'entrata di Roma: la decisione è arrivata con un'ordinanza del Prefetto della capitale, Giuseppe Pecorareo. L'ordinanza, valida fino a venerdì, vieta all'interno del grande raccordo anulare e lungo tutte le strade di accesso a Roma la circolazione degli automezzi adibiti al trasporto di merci che non siano destinati alla distribuzione nella capitale o nella provincia. Una risposta alla Ue - L'intervento del prefetto di Roma si configura come una chiararisposta da parte del governo alle sollecitazioni arrivate dall'Unione europea. La conferma è arrivata dalla Commissione Europea: "Il ministro italiano degli Interni, Anna Maria Cancellieri, ha assicurato al vicepresidente della Commissione europea Antonio Tajani, in una telefonata, che il governo italiano intraprenderà tutte le misure necessarie per porre fine ai blocchi. Nella conversazione telefonica con il ministro - prosegue la nota - Antonio Tajani ha espresso la sua preoccupazione per la possibile interferenza dei blocchi con la libera circolazione delle merci nell'unione europea, dato che molti camion degli altri stati membri usano le strade italiane. Quando si verificano tali ostacoli, gli stati membri dovrebbero adottare misure necessarie e proporzionate in modo che la libera circolazione delle merci sia garantita nel territorio dello Stato membro". L'intervento di Monti - Dall'Ecofin di Bruxelles non si è fatto attendere nemmeno l'intervento del premier, Mario Monti, che ha spiegato: "Le proteste vanno esaminate caso per caso. Il rispetto della legalità è qualcosa che si può e si deve esigere. Certi diritti, come quello di sciopero, sono garantiti costituzionalmente, e la stessa Unione Europea si interessa di come assicurare il libero movimento delle merci, pur nel rispetto di questi diritti". Travolto un manifestante - In questo martedì la protesta degli autotrasportatori ha perso di intensità rispetto alla vigilia (leggi la mappa dei presidi), ma si è dovuto registrare un drammatico episodio di cronaca. Un camionista stava manifestando sulla strada statale 10, ad Asti ed è stato investito mortalmente da un tir condotto da una collega tedesca. L'incidente si è verificato verso le 5 della mattina, mentre la tedesca stava facendo marcia indietro per rimettersi in cammino. Si sta indagando per escludere che la camionista tedesca non abbia volontariamente messo sotto l'italiano nel tentativo di forzare il blocco. Nel frattempo la donna è stata arrestata con l'accusa di omicidio colposo, visto che continua a sostenere che si è trattato di un incidente. L'episodio è stato confermato da Trasporto Unico, l'organizzazione sindacale che ha indetto la protesta. La vittima si chiamava Massimo Crepaldi, 46  anni, di Asti.  Polizia stradale e carabinieri di Asti stanno ascoltando i   testimoni per ricostruire l'esatta dinamica dei fatti. Sembra che la   donna, che voleva spostarsi da dove era ferma con il camion dalla notte, non abbia visto il manifestante e lo abbia travolto.  Sul luogo dell'incidente sono ancora in corso i rilievi sul corpo in attesa dell'arrivo del magistrato. Trasportounito: "Basta blocchi" - La protesta dei Tir, pur affievolita, continua a paralizzare le principali strade del Paese: pressochè ovunque si registrano disagi sulla rete autostradale e agli imbarchi dei traghetti. Ma dopo la morte dell'autista ad Asti, Trasportounito ha spiegato: "Noi abbiamo deciso di proseguire con la protesta, ma lanciamo un appello: basta forzature, tensioni, blocchi. Chi vuole circolare, circoli, e noi tenteremo di rappresentare anche loro, ma non possiamo tirarci indietro". Inoltre il sindacato starebbe pensando a una concentrazione dei mezzi a Roma, un po' ricalcandom quanto avvenuto nel corso della protesta dei tassisti che si erano radunati al Circo Massimo. Fiat si ferma - Resta caldo il fronte Fiat: a causa dei blocchi l'azienda si è fermata anche al secondo turno. Gli stabilimenti di Melfi, Cassino, Pomigliano, Mirafiori e Sevel restano fermi anche al secondo turno. I lavoratori delle Carrozzerie di Mirafiori in cassa integrazione straordinaria avrebbero dovuto riprendere oggi (martedì) e per tre giorni la loro attività. Forti disagi si registrano anche in molte altre città, da nord a sud. Coinvolta nella protesta anche la Sardegna. Allarme spesa - A lanciare l'allarme sulle forniture alimentari è la Confcommercio. "Se la protesta dei tir non si fermerà - recita una nota - è serio il rischio che l'interruzione di forniture importanti per le imprese e la mancata distribuzione di prodotti di largo e generale consumo alimentare possa impedire alle famiglie di poter fare la spesa regolarmente già dalle prossime ora". Il Codacons, da par suo, aveva sollecitato l'intervento dei prefetti: "Oltre al morto che c'è già stato, cosa deve succedere ancora prima che il ministro dell'Interno, Annamaria Cancellieri, si svegli e si decida finalmente a precettare i camionisti, alcuni dei quali sono già colpevoli del reato di danneggiamento?", s'interroga l'associazione dei consumatori.

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