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Crisi, editoria schiacciata Chiude pure il freepress City

Entro febbraio non uscirà più. La Rcs spiega la decisione di sospendere le edizioni gratuite con un drastico calo della pubblicità

Nicoletta Orlandi Posti
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Nonostante sia uno dei quotidiano più letti d'Italia, a 11 anni dal suo debutto, chiude City. La Rcs Mediagroup, che possiede al 100% City Italia Spa, "getta la spugna nel comparto free press". E' quanto annuncia il cdr del quotidiano diffuso gratuitamente. "Ci è stato comunicato - si legge in una nota - che l'Editore ha deciso la sospensione, entro febbraio 2012, di tutte le   pubblicazioni del quotidiano City attualmente diffuso in otto città: Milano, Torino, Bologna, Genova, Firenze, Roma, Napoli, Bari. Le ragioni addotte dalla Rcs sono di carattere economico legate al calo dei fatturati pubblicitari". "Per contrastare tale fenomeno nell'ultimo anno questo cdr e la  redazione hanno responsabilmente accettato un doloroso piano di tagli,  imposto dall'Azienda, che ha portato anche alla fuoriuscita di cinque   redattori, con un impatto considerevole su un corpo redazionale che   prima della cura dimagrante contava 24 unità. Paradossalmente -   prosegue la nota - malgrado un vistoso calo di investimenti, proprio   nel 2011 il gradimento è ulteriormente cresciuto arrivando ad un totale 1.786.000 lettori, che ha fatto di City il sesto quotidiano più letto d'Italia".

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