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Vigile ucciso dal Suv a Milano: giallo sui killer in fuga

Smentita la notizia di due rom fuggiti a Ventimiglia. Il pm: "Identificato il proprietario dell'auto, ma potrebbe non essere l'investitore"

Nicoletta Orlandi Posti
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E' stato identificato in serata il proprietario del Suv che ieri ha investito un vigile urbano a pochi passi dalla stazione Bovisa delle Ferrovie Nord Milano. Ad annunciarlo è  il procuratore aggiunto Nicola Cerrato, specificando che questo non significa necessariamente che si tratti della persona che ha investito il poliziotto. Cerrato ha anche precisato che il proprietario non è stato ancora rintracciato. Nella serata di venerdì l'intestatario dell'auto si è fatto vivo e ha indicato agli inquirenti le persone a cui aveva dato in uso la macchina. In mattinata, il comandante dei vigili urbani di Milano, Tullio Mastrangelo, aveva smentito le anticipazioni del Corriere.it che aveva riportato la notizia del fermo di due rom a Ventimiglia: "Non c'è nulla di confermato né sul possibile ritrovamento del suv né su persone fermate. Stiamo facendo molti riscontri e tutta una serie di indagini - ha spiegato Mastrangelo - perché abbiamo purtroppo pochi spunti da cui partire. Le indagini le conduciamo noi, aiutati da Polizia e Carabinieri, ma restano di nostra competenza. Purtroppo non abbiamo ancora in mano elementi per poter dire di aver rintracciato il suv così come non è vera la notizia del fermo di due persone avvenuto a Ventimiglia". Il pm smentisce i fermi - Il pm Mauro Clerici, che si occupa delle indagini, e che ieri sera sulla vicenda ha aperto un fascicolo per omicidio volontario a carico di ingnoti, ha confermato le parole di Mastrangelo. Il pm ha spiegato che gli accertamenti sono ancora in corso e che al momento "non sappiamo dove siano le persone a bordo dell'auto. Stiamo vagliando diverse ipotesi". Per quanto riguarda il ritrovamento del suv, il magistrato preferisce mantenere il riserbo. "Stiamo lavorando su diverse ipotesi di autovetture", spiega sottolineando che i testimoni hanno fornito tre numeri della targa dell'auto. Nessuna conferma ufficiale, quindi, sul fatto che la Bmw scura parcheggiata in via Lancetti a Milano, e ritrovata nella notte da una pattuglia della squadra Radiomobile, sia l'auto che ha travolto il vigile. Sulla macchina gli investigatori avrebbero trovato tracce di sangue e segni compatibili con la bicicletta del vigile travolto e ucciso. guarda il video su Libero Tv: E' caccia al Killer Chi era Niccolò Savarino? Vigile buono che aiutava i disabiliLa dinamica - Il vigile ucciso, Niccolò Savarino, di 42 anni, era in servizio con un collega nel quartiere che gli era affidato, in Bovisa, nella zona Nord della città. I due notano che un camper della comunità di nomadi che da tempo vi staziona, sporge in modo tale da creare intralcio al passaggio delle macchine. Si rivolgono a un anziano zingaro, che si trova fuori dal camper, per chiedere di farlo spostare. È in quel momento che arriva il Suv nero che, passando forzatamente a bassa velocità, visti gli spazi ristretti, ma incurante di chi c'era, investe l'anziano nomade passandogli su un piede. L'uomo finirà in ospedale per accertamenti. I due vigili, a quel punto, inseguono e raggiungono il Suv proprio grazie all'agilità delle biciclette all'interno del parcheggio. Savarino, lo precede al varco d'uscita del parcheggio e gli si para davanti con la bicicletta per impedire che si dilegui. Ma il conducente non frena e lo investe volontariamente. Il vigile viene trascinato per 200 metri. Soccorso, morirà durante il trasporto all'ospedale Niguarda per la gravità delle ferite riportate. Intanto il Suv prosegue la sua corsa trascinando sotto lo chassis la bicicletta del vigile. Sarà trovata poco dopo in via Catone a circa 700 metri da dove è avvenuto il fatto.

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