Il responsabile di Acca Larentia fermato per l'agguato all'ex Nar
Fermato Giannotta: accusato di aver partecipato all'aggressione a Francesco Bianco. In caserma anche Iannone (Casa Pound)
Ci sarebbe un dissidio sulla gestione della sede storica della destra di via Acca Larentia, a Roma, e sulla linea politica da seguire all'origine del ferimento di Francesco Bianco il 2 gennaio scorso a Tivoli Terme, vicino alla capitale. E' quanto si apprende in ambienti investigativi dopo il fermo di Carlo Giannotta, indicato come responsabile della sede al quartiere Tuscolano. Giannotta sarebbe uno dei due attentatori in scooter, secondo la ricostruzione dell'agguato all'ex membro dei Nuclei armati rivoluzionari (Nar). Alcuni testimoni avevano riferito di aver visto due persone in sella ad uno scooter avvicinarsi alla vittima e uno di loro, scendere prima di sparare. Oltre al fermo di Giannotta, ritenuto coinvolto nell'agguato a Bianco, sono state eseguite nelle ultime ore perquisizioni domiciliari disposte dalla Procura di Tivoli, estese anche alla sede di Acca Larentia, nel quartiere Tuscolano a Roma. Le indagini dei carabinieri proseguono. CasaPound in caserma - I carabinieri dei Ros hanno perquisito anche questa mattina la casa di Gianluca Iannone, leader di Casapound nell'ambito delle indagini sulla gambizzazione di Francesco Bianco, ex militante dei Nar ferito una decina di giorni fa da tre colpi di pistola in strada, vicino Roma, nei pressi del centro termale di Bagni di Tivoli. Il presidente di CasaPound Italia e altri militanti dell'associazione sono stati portati in caserma per accertamenti. Ma l'avvocato di Casapound, Domenico Di Tullio, ci tiene a precisare che "Non c'è nessuna indagine nei confronti di CasaPound né del suo presidente Iannone. La perquisizione di oggi era rivolta solo all'appartamento di Iannone, come persona informata dei fatti". Sono stati sequestrati due computer e due pennette Usb, ha aggiunto, "perché Gianluca ha partecipato lo scorso 31 dicembre a una discussione Facebook sulla sede di Acca Larentia". Iannone, ha riferito l'avvocato, é stato peró denunciato a piede libero per resistenza a pubblico ufficiale. "Si è seduto a terra - ha detto Di Tullio - davanti al portone della sede". E sfida Alemanno - "Alle prossime elezioni comunali di Roma abbiamo intenzione di presentarci, con una lista e un candidato nostri, slegati da qualunque altro candidato". Lo ha annunciato il vicepresidente di Casapound, Simone Di Stefano, nel corso di una conferenza stampa convocata per discutere della perquisizione effettuata questa mattina dai carabinieri nella casa del presidente di Casapound Gianluca Iannone. "Nonostante l'attenzione morbosa e spasmodica nei nostri confronti in questi ultimi tempi e nonostante si insinui continuamente che da parte nostra c'è eversione, terrorismo e volontà di combattere il sistema, noi - prosegue Di Stefano - vogliamo dimostrare la nostra intenzione di tornare a parlare di politica e delle tante cose che vengono taciute nel nostro Paese. Non saremo legati nè a Zingaretti - ha ribadito - secondo il quale non apparteniamo alla razza umana, nè ad Alemanno che ieri ci ha dato degli scellerati". Riguardo alla politica portata avanti dall'attuale sindaco della Capitale, Di Stefano ha tenuto a ricordare che "da quando siede in Campidoglio, Alemanno non ha costruito neanche una casa popolare. Proprio la casa, la situazione degli affitti e l'edilizia popolare - ha annunciato in conclusione - saranno uno dei cavalli di battaglia del nostro programma".