Liberalizzazioni al via Rivoluzione sulla benzina
Addio vincoli di esclusiva con le compagnie di petrolio. E nei distributori si potranno vendre anche generi alimentari e tabacchi
Vendita nei distributori di carburanti anche di giornali, sigarette e generi alimentari e di riscattare, da soli o in cooperativa, gli impianti dove lavorano. La liberalizzazione nel settore "benzina" che ipotizza il governo Monti è anche questa. Ma la parte da leone, nel provvedimento, ancora in fase di definizione, è quello del superamento dei vincoli di esclusiva che lega gestori e compagnie ridotti. Si legge infatti nero su bianco nella bozza: "Forme di esclusiva nell'approvvigionamento - si legge - sono nulle per violazione di norma imperativa di legge, per la parte eccedente il 50% della fornitura complessivamente pattuita e comunque per la parte eccedente il 50% di quanto erogato nel precedente anno dal singolo punto vendita". Risparmio di 216 euro l'anno - Una misura che piace molto ai consumatori: le associazioni hanno stimato che si potranno risparmiare circa 216 euro annui. "Per calmierare i prezzi dei carburanti il primo passo da fare è quello di eliminare ogni ostacolo alla completa liberalizzazione del settore - spiegano in una nota Federconsumatori e Adusbef. "Ciò presuppone un rapporto diverso tra compagnie petrolifere e gestori, superando, come avviene per il canale della grande distribuzione e dei distributori "no logo", il differenziale tra prezzo dei carburanti rete ed extrarete e trasformando i distributori in "plurimarchio". Il superamento di tale differenziale, che si attesta a circa 10 centesimi, si tradurrebbe in un risparmio diretto per gli automobilisti. A fronte della realizzazione di tali operazioni e del superamento di quel differenziale, ormai strutturale, tra il prezzo industriale italiano in confronto a quelli europei (di 4-5 centesimi) si può calcolare un risparmio complessivo di circa 18-19 centesimi al litro, solo in termini diretti, pari a 216 euro annui.