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Indipendente dal Regno Unito Dalla Scozia lezione alla Lega

Il leader del partito nazionalista di Edinburgo annuncia: "Nell'autunno 2014 terremo il referendum per l'autonomia dal Regno Unito"

Matteo Legnani
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Una bella lezione a Lega e leghisti, quella in arrivo dalle highland scozzesi. Mentre Bossi, Maroni e compagnia padana blaterano da vent'anni ( e lo stanno facendo anche in questi giorni in cui sono "all'opposizione") di secessione e di "Padania libera" senza aver cavato un ragno dal buco (neppure il traguardo "minimo" del federalismo), il partito nazionalista scozzese ha annunciato l'intenzione di tenere nell'autunno 2014 il referendum sull'indipendenza della Scozia dal Regno Unito. «L'autunno 2014 è la data che permette di creare le condizioni per la decisione più importante in tre secoli di storia scozzese. Questa data permetterà a tutti gli abitanti della Scozia di sentire tutte le posizioni al riguardo», ha detto il leader del partito e della maggioranza al parlamento di Edimburgo, Alex Salmond. Replicando al primo ministro David Cameron, che ieri aveva fissato le condizioni per autorizzare il voto, Salmond ha detto che «questo deve essere un referendum costruito in Scozia e deve passare attraverso il parlamento scozzese. Se al governo di Londra questo va bene non avremo molte opposizioni». Oggi l'ufficio di Cameron ha reso note le condizioni in base alle quali alla Scozia sarebbe permesso di indire la consultazione. Il voto, da tenere «il prima possibile», dovrebbe essere limitato a una domanda diretta sul si o no alla secessione, escludendo quindi l'opzione intermedia di chiedere se gli elettori preferiscono un maggior conferimento di poteri al parlamento scozzese.

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