Fini, cronaca dalle Maldive Vacanze tamarre con Eli
La compagna del presidente della Camera: fare una vacanza all'anno non è un gran lusso, non c'è niente di scandaloso
E' Capodanno e insieme agli alleati Rutelli e Casini anche Gianfranco Fini decide di trascorrere una vacanza di festa alle Maldive. "Un vertice esotico per il Terzo Polo", ironizzano molti. Oggi che il Terzo Polo non esiste più, il presidente della Camera mantiene se non altro un legame con il recente passato: il gusto per le vacanze imbarazzanti. Ultimo caso, le nove stanze d'albergo affittate per due mesi a Orbetello, per gli uomini della sua scorta: 80mila euro di spese, ma a carico di chi? Di seguito, ripubblichiamo l'articolo di Francesco Borgonovo sulle vacanze di Fini alle Maldive Eccolo lì, il Malé assoluto. Nel senso di Malé, capitale delle Maldive dove Gianfranco Fini ha appena trascorso un piacevole soggiorno per riprendersi dalle atroci fatiche della vita politica. Mancava solo lui: Francesco Rutelli e Pier Ferdinando Casini avevano scelto la medesima meta, certo il leader di Fli non poteva deviare dal programma del Terzo Polo, il quale evidentemente prevede al primo punto la vacanza esotica. Son sacrifici che van fatti in nome degli altissimi ideali della coalizione: del resto sappiamo tutti quanto sia difficile per Gianfranco mollare la poltrona a Montecitorio, a cui da mesi è inchiodato con doppia blindatura. Abbrustolito come una salsiccia, trippe al vento e piedoni appena infarinati dal bianco della sabbia: così appare in un ampio servizio fotografico su Chi di questa settimana, nel quale esibisce alcuni dettagli che ne rivelano lo stile sobrio, in linea con la moda montiana. Forse per rimembrare gli antichi fasti, egli si concede un audace slippino nero da tronista, perfetto per esibire il fisico scolpito dalle sedute in Parlamento. In altri scatti indossa una maglietta a maniche corte, nera anch'essa, con una serie di toppe e decorazioni tipo divisa da rugbista, che ne accentua il piglio giovanile. Ma il clou sono gli accessori: immancabili occhiali scuri che garantiscono carisma e sintomatico mistero e cappellino da baseball in tinta. Però con la visiera rivolta all'indietro, come un ragazzino degli anni Novanta, mentre protende le labbra per sorbire il vino bianco fresco che un cameriere dell'isola gli ha appena servito. Accanto a lui, la compagna Elisabetta Tulliani in bikini rosa, il fratello Massimo e la cognata Patrizia. Tutti belli e stravaccati sulle sdraio dell'albergo. mistero svelato. Guarda la fotogallery della vacanza di Fini e Tulliani Il mistero dunque è svelato. Nei giorni scorsi i suoi collaboratori ripetevano che Fini si trovava «al caldo», senza precisare la località. Ora la conosciamo, con tanto di dettagli sul complesso turistico. Sobrio anch'esso, ovviamente, per rispetto degli enormi sacrifici richiesti ai cittadini italiani dal governo tecnico. Trattasi infatti del modesto Taj Exotica Resort, il quale - informa Chi - «è una struttura molto riservata, anche se a soli trenta minuti di motoscafo da Malé». Un discreto «resort a 5 stelle», dove «è possibile fare attività sportive, dal diving al tai-chi, ai massaggi orientali». Il prezzo? Figuriamoci, poco più che alla Pensione Mariuccia: «Una settimana per due in villa costa circa 8.250 euro». Una cifra che si potrebbe permettere qualsiasi operaio, chiaro. Poi dicono che il soggiorno alle Maldive è roba da ricchi... Fra l'altro, Fini e compagna sono clienti abituali: sono tornati nello stesso posto dell'anno scorso, proprio nella medesima suite a forma di palafitta. Che la vacanza sia stata raffinata lo conferma Elisabetta Tulliani in persona, che senza problemi si è fatta intervistare da Chi, cioè la stessa rivista che l'anno passato pubblicò le foto del cognato Giancarlo Tulliani a bordo di una fiammante Ferrari total black (con ragazza d'ordinanza sul sedile del passaggero), attirandosi la definizione di «macchina del fango». Ma il tempo cancella i cattivi ricordi, ed Ely discetta in tranquillità. «Siamo partiti anche per tagliare un traguardo importante», spiega. «Gianfranco ha compiuto sessant'anni» (è nato il 3 gennaio). Si è trattato, dice, di una sorta di «luna di miele». Le due figlie piccole sono rimaste a casa. Sono state ore di intenso lavoro, tuttavia, non pensate che si siano cullati nelle mollezze. Sentite che programma massacrante: «Con la barca dobbiamo raggiungere il punto di immersione e ci vuole un'ora, poi ci immergiamo per quaranta minuti, quindi torniamo indietro e ci vuole un'altra ora, smontiamo tutta l'attrezzatura, torniamo in camera... Tutta la mattinata passa così. (...) Poi, verso le tre del pomeriggio facciamo un pasto leggero e ripartiamo per la seconda immersione. Un'ora di barca...». Mio Dio, che stress. Una volta ritornati dovranno fare un'altra vacanza per riprendersi dallo sforzo. Fortuna che basta «un'ora di barca» per prendere il sole, altrimenti tornerebbero pallidi come noi che siamo qui piantati in ufficio. Nei momenti - rarissimi - di relax, la comitiva Tulliani gusta la cena in uno dei «due magnifici ristoranti del resort», in particolare quello orientale, perché a Elisabetta piace «la cucina giapponese». Quando la cronista di Chi avanza una domanda maligna (non è che i politici in vacanza in posti di lusso durante la crisi sono «poco sobri»?) la signora non si scompone. «Io penso quello che pensa anche Gianfranco (ne abbiamo parlato, ed è un pensiero che ci accomuna), cioè che quando si paga con bonifici bancari, con denaro guadagnato onestamente, non c'è niente di scandaloso». Che dolci, han fatto pure la riunione di famiglia. Immaginiamo la scena, con lei tutta preoccupata: «Amo', Gianfrà, ma je famo er bonifico, vero? C'avemo da esse sobri... ». E lui: «Ma sì, Cicci, stai tranquilla...». una volta l'anno Precisa poi la Tulliani: «Fare una vacanza all'anno non è che sia questo gran lusso». Ah, bravi, solo una settimanella di ferie e via. «Magari andremo al mare», aggiunge Elisabetta, «ma per me non è proprio vacanza. Si va ad Ansedonia, vicino a Roma, con le bambine, io lo faccio per loro e la mia vita alla fin fine è sempre la stessa, cambia solo la location». Sì, dai, in spiaggia ci tornano, ma ci sono le bambine da guardare, è un mezzo lavoro. Se aggiungi tutte le immersioni e le ore di barca alle Maldive, vien fuori che si stancano di più sul mare che alla Camera, dove sicuramente si fatica meno. Quanto alle polemiche sull'assenza di Fini ai funerali di Mirko Tremaglia, a inizio gennaio, presto svelato l'arcano: «Gianfranco il 31 dicembre ha preso l'aereo ed è andato a fargli visita alla camera ardente. È stato molto toccato da questa scomparsa. È partito alla volta di Bergamo anche se noi avevamo il nostro volo il giorno dopo». Il solito Fini: fedele nei secoli ai vecchi camerati. Ha saltato le esequie perché ormai aveva prenotato, ma il giorno prima di spiccare il volo ha portato l'ultimo saluto. Magari aveva già il costume sotto l'abito scuro. E, in ogni caso, anche durante la vacanza sembrava proprio distrutto dal dolore. Insomma, della sobrietà e della sensibilità della coppia non c'è motivo di dubitare: contenuti, sobri in un momento difficile, perfetti. Con un solo neo. Alle Maldive potevano portarsi anche il cognato Giancarlo. Chissà come si sentiva triste, tutto solo là a Montecarlo... di Francesco Borgonovo