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Bocciato all'esame di maturità Risarcito con 5mila euro

Il Tar dà ragione allo studente di un liceo artistico fiorentino, che alla maturità 2004 non era stato interrogato in tutte le materie

Matteo Legnani
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Nell'Italia dominata da burocrati e azzeccagarbugli, arriva anche il primo risarcimento per bocciatura. Lo ha riconosciuto il Tar a un ex studente del liceo artistico Leon Battista Alberti di Firenze, respinto all'esame di maturità del 2004. Il ragazzo aveva dovuto ripetere l'anno presso una scuola privata (dov'era stato poi promosso), ma nel frattempo aveva fatto ricorso al Tribunale amministrativo regionale, spiegando di non essere stato interrogato in tutte le materie nel corso della prova orale (come invece previsto dall'ordinanza ministeriale 35 dell'8 aprile 2003). La commissione lo aveva sentito solo in italiano, anatomia artistica e storia. I prof non lo avevano sentito in altre materie, pregiudicando (a suo dire) le sue possibilità di essere promosso. La prima vittoria, il giovane l'aveva ottenuta nel 2006, quando il Tar aveva annullato la bocciatura (senza che il ministero dell'istruzione presentasse appello). Lo studente però non si è accontentato: la bocciatura lo aveva costretto a ripetere l'anno e a spendere denaro per una scuola privata. per questo, si è rivolto nuovamente al Tar per chiedere i danni e il tribunale gli ha dato nuovamente ragione, condannando il ministero a risarcirlo di 5.000 euro, cifra pari al costo del corso di studi che ha dovuto ripetere, a cui vanno aggiunti gli interessi legali e le spese di giudizio.

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