Baciamano alla Merkel Sarkò vuol fregar Monti
Vertice franco-tedesco a Berlino, rinasce l'alleanza. L'Eliseo: "Senza il nostro accordo non c'è Europa". Angela dice sì alla Tobin Tax
Si sono incontrati per la prima volta dall'inizio dell'anno, Nicolas Sarkozy e Angela Merkel. Oggi, lunedì 9 gennaio, a Berlino hanno fatto il punto sul rafforzamento delle regole di bilancio nella zona euro, il cosiddetto 'fiscal compact'. Dopo aver illuso Monti su una possibile alleanza anti-Angela, Nicola è volato a Berlino e non ha perso occasione per ribadire la vicinanza di Parigi e Berlino. "Le trattative per il patto fiscale stanno procedendo bene, ci sono buone possibilità di frenare il debito già a gennaio e che a marzo potremo cominciare a entrare nel pieno delle trattative. Negli ultimi tempi ci stiamo consultando per il futuro dell'euro - ha detto Merkel - e il nostro incontro di oggi serve a preparare il vertice europeo e a capire la situazione, abbiamo proposto che ci sia Consiglio europeo già alla fine del mese, il 30 gennaio". Il vertice europeo previsto a marzo per il 'fiscal compact', il patto di bilancio, sarà anticipato alla fine del mese di gennaio. Il presidente francese ha poi aggiunto che il trattato sarà firmato il 1 marzo. Tobin tax - Angela Merkel è intervenuta anche sulla Tobin Tax, cioè la tassazione finanziaria fortemente voluta da Mario Monti: "E' ora di fare questa tassa, credo che quella della Francia sia una buona iniziativa". "Combattiamo da anni per la tassa sulle transazioni finanziarie" dice Angela Merkel che si schiera accanto a Sarkozy il quale da tempo spinge per l'introduzione della Tobin Tax. Il che significa che se non sarà possibile introdurre la nuova tassa all'interno dell'Unione europea allora si procederà all'interno dell'area Euro. Quanto alle resistenze di Londra, precisa la Merkel, "se non riusciremo a convincere i 27, convinceremo i 26". In ogni caso, sottolinea la Cancelliera, "continueremo questa lotta". Sarkozy che solo il giorno della Befana aveva lasciato intendere a Monti la sua disponibilità a isolare la Merkel sulle sue posizioni rigorose sugli eurobond e sui bilanci degli Stati, ha detto: "Non può esserci futuro per l'Europa se ci sono divergenze tra la Francia e la Germania".