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Omicidio Roma, due decreti di fermo per i maghrebini

Si stringe il cerchio sui killer dei cinesi di Tor Pignattara. Uno dei due ha precedenti penali per rapina, l'altro è incensurato

Lucia Esposito
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Probabile svolta nel caso del duplice omicidio di Tor Pignattara: la Procura di Roma ha emesso due decreti di fermo all'indirizzo dei possibili killer del 31enne cinese Zhou Zeng e di sua figlia Joy, 9 mesi, assassinati senza pietà di fronte al bar dove lavorava il 31enne. Gli inquirenti hanno stretto il cerchio intorno a due maghrebini identificati dai carabinieri del nucleo investigativo di via Selci grazie alle immagini di una telecamera nei pressi del casolare abbandonato dove sono stati ritrovati lo scooter, un Sh300 risultato rubato, i due caschi, le borse e il bottino della rapina. I due sospetti sono ricercati in Italia e all'estero, uno potrebbe essersi spostato al Nord. L'identikit - Uno dei due ricercati ha precedenti per rapina e ricettazione ed è stato individuato grazie alla foto segnaletica, mentre l'altro risulta incensurato. Comunque i nomi e i volti dei due killer sono nelle mani degli investigatori. Tra i reperti trovati nel capannone, tra cui la borsa rubata alla moglie della vittima, il borsello di Zhou Zeng e il bottino di 16mila euro è stata trovata anche una maglietta sporca di sangue. Sono in corso accertamenti per chiarire se si tratti del sangue di uno dei due rapinatori o di quello delle vittime della rapina. Fiaccolata a Milano - Nel capoluogo lombardo, dove risiede la seconda comunità cinese d'Italia per numero di appartenenti, domani alle 15 si terrà una fiaccolata per ricordare il duplice omicidio di Roma. La manifestazione, alla quale parteciperanno tutte le associazioni cinesi della città e provincia, partirà alle 15 da piazza Gramsci, nel cuore della chinatown milanese.

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