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Caro Emerald, passata la paura: "Vi conquisterò con lo swing"

La cantante olandese, operata alla gola, torna a cantare: in estate a Perugia, Milano e Roma. Intanto duetta con Giuliano Palma

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Un polipo alla gola. Una brutta minaccia per una voce divina come quella di Caro Emerald. "E' vero, qualche settimana fa mi sono dovuta operare alle corde vocali. E' andato tutto bene e ora ho una voglia matta di tornare a cantare". Insomma, la tempesta e poi il sole. Per lei e per noi, che potremo tornare ad ascoltarla dal vivo l'8 luglio all'Umbria Jazz Festival di Perugia, il 25 all'Arena Civica di Milano per il Jazzin' Festival e il giorno dopo all'Auditorium Parco della Musica di Roma. Intanto questa bella e burrosa cantante jazz olandese continua ad imperare nelle classifiche con Deleted scenes from the cutting room floor, il suo album d'esordio, già multiplatino, un successo nel Regno Unito, in Germania, in Austria e da noi, dove lo strapotere è pure radiofonico e televisivo, visto che Stuck e Riviera life sono state scelte come colonna sonora per gli spot di due note compagnie telefoniche. Qualche giorno fa è uscita una nuova edizione del suo lavoro, con dentro un dvd pieno di contenuti extra e nel cd tre brani live e una versione di Riviera life cantata in duetto con Giuliano Palma: la canzone è talmente deliziosa e orecchiabile che qualcuno l'ha indicata tra le possibili hit sotto l'ombrellone... "In effetti va benissimo per l'estate. Sono molto contenta dei risultati che stiamo ottenendo e di questa bella collaborazione. Tra me e Giuliano si è subito instaurato un gran feeling. Adoro il suo stile e credo stia benissimo assieme al mio". Qui vi siete ispirati alla favolosa Grace Kelly. "E' vero, in particolar modo a una scena di Caccia al Ladro, il capolavoro di Hitchcock. Quale ragazza non vorrebbe godersi una gita in auto come quella che Grace Kelly e Cary Grant fanno nel film?". Il suo disco è una sorta di melting pot tra sonorità jazz Anni 40 e 50. Come mai questa scelta? "Ho lavorato duro per cercare il mio di stile... Alla fine l'ho trovato: ha tempi veloci, è dolce, spesso drammatico, ritmato e pure melodico. Utilizzare gli Anni 40 e 50 è stata una cosa divertente e mi è venuto naturale perché in passato ho interpretato molta musica di quel periodo". S'aspettava tutto questo successo? "No, e dire che sono sorpresa è dire poco. Mi sembra tutto molto surreale". A proposito di cose surreali, il racconto di come ha inciso Back it up pare una fiaba... "Già. I produttori Schreurs, Van Wieringen e Degiorgio mi chiamarono perché avevano bisogno di una voce guida per un demo. Volevano far cantare la canzone ad un'altra, ma la mia voce, assieme a quel sound, gli piacque così tanto che alla fine proposero a me di inciderla. Fu la realizzazione di un sogno, anche perché ero cotta di quel sound e di quello stile". L'album è di gran qualità. Pensa già a un seguito? "Dico solo una cosa: siamo orgogliosi del mio disco, e quando decideremo di pensare a qualcosa di nuovo sono certa che ci prenderemo il tempo che ci serve, finché non sarà perfetto, finché non saremo soddisfatti. Tra l'altro, ho dato il mio contributo come autrice e compositrice e credo che anche in questo senso, ovvero nella composizione, continuerò ad impegnarmi". Oggi la musica swing è trendy. Quanto durerà questa tendenza? "Noi abbiamo prodotto Deleted Scenes... perché questa musica ci piace e non perché volevamo essere trendy. Ma bisogna ricordarsi del fatto che i trend possono essere importanti per l'ispirazione dei musicisti". Quali sono gli artisti che ama e ascolta di più? "Ella Fitzgerald, Nina Simone, Aretha Franklin, Otis Redding, Beyoncé, Rihanna, Fats Waller, Andrew Sisters, Lauryn Hill, Adele, Duffy, Jamie Lidell, Michael Jackson e Prince". 

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