C'è Monti in campo. E Fini va a cuccia: che silenzio sui temi etici...
Gianfranco, il laico positivista nel guazzabuglio di centristi baciapile del Vaticano
di Filippo Facci Le posizioni di Fini sui temi etici, ai laicisti mangiapreti come noi, erano sempre piaciute. Ci consolava che in Italia suonassero eretiche (perché siamo uno Stato arretrato e clericale) ma che in Europa, almeno, fossero bagaglio consolidato delle destre come del Ppe. Bene: ora che Fini si ritrova in un guazzabuglio di centristi baciapile o peggio di tecnici perfettamente disinteressati a questi temi (a meno che embrioni e biotestamento siano tassabili) la posizione di Gianfranco è diventata questa: «Mi piace sottolineare come i temi etici siano stati lasciati fuori dall'agenda di governo. Questa è quella laicità positiva tipica di altre democrazie, proposta da un uomo che gode di un apprezzamento considerevole Oltretevere». Interessante. La nuova laicità positiva, cioè, è non affrontare i temi etici. La nuova laicità positiva, cioè, è rifarsi ad altre democrazie che in effetti non hanno in agenda i temi etici, è vero: ma perché li hanno già affrontati e risolti, non rimossi come noi. La nuova laicità positiva, dunque, è lasciare un'eventuale libertà di coscienza a un Parlamento che ha sempre dimostrato di non averne. La nuova laicità positiva, ergo, è sperare nell'iniziativa di Mario Monti: uno che piuttosto che dispiacere al Vaticano andrebbe in vacanza a Goa a ballare musica trance con Vendola e Fassina.