La politica non riesce nemmeno a cacciare quel buzzurro di Barbato
La "marea" è sospinta anche da personaggi minori che hanno il volto sghignazzante di un becchino. E che ci seppelliranno...
di Filippo Facci Sì sì, bravi, continuate pure a occuparvi solo di cose alte, continuate a tacciare di «sfascista» chi vorrebbe rottamare dei partiti che si sono già rottamati da soli, continuate tranquillamente a non capire che la marea è sospinta anche da personaggi minori ma simbolici che hanno il volto sghignazzante del vostro becchino: come Francesco Barbato, onorevole dell'Idv che questo Parlamento non sa impedire che semplicemente esista. La Camera tollera un pulcinella che il suo stesso partito vorrebbe cacciare per indegnità e che è sempre in mezzo a risse, insulti sanguinosi a uomini e donne, buffonate d'ogni tipo, uno che è andato in giro per il Parlamento con una telecamera nascosta, che ha urlato «avete rotto i coglioni» alla maggioranza durante un intervento ufficiale e che ha rivolto il dito medio all'opposizione. È lo stesso pericoloso allocco che l'altro giorno, sempre in un intervento ufficiale alla Camera, ha detto che «i vari Formigoni e Scopelliti io li rifarei ritornare in un campo di concentramento». Cazzate, vero? Cose basse e piccole, come i singoli mattoni che stanno cedendo, uno ad uno, attorno alla vostra cupola protesa verso l'altissimo. Non occupatevene, dunque. Occupatevi della Santanché: è lei il problema. Continuate pure a congetturare su su come respingere la marea del grillismo: anche se non sapete neanche nettarvi le scarpe dalle pozzanghere dell'antipolitica. Ma non ci sono i barbari alle porte: ci sono i Barbato in casa.