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Vi dico quando Sallusti finirà (davvero) in galera

La micro inchiesta sui tempi dell'ingiustizia: ecco quando il direttore de "il Giornale" andrà in cella

Andrea Tempestini
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di Filippo Facci Segue una micro-inchiesta, svolta fisicamente a Milano e telefonicamente a Roma, per comprendere quando Alessandro Sallusti potrebbe seriamente finire in carcere. Allora. Data della condanna definitiva (a 14 mesi) da parte della Cassazione: 26 settembre scorso. Tempo che l'estratto giuridico impiegherà per passare dalla Cassazione alla Procura di Milano: diversi mesi - sino a un anno - perché il criterio è progressivo e c'è molto arretrato; se Sallusti fosse stato già in carcere, l'estratto avrebbe impiegato 3 o 4 giorni. Tempo che impiega mediamente l'ufficio posta della procura di Milano - una volta giuntogli l'estratto giuridico dalla Cassazione - per spedire la notifica a un «libero» e cioè a uno come Sallusti: altri due anni; se fosse stato un galeotto, due mesi. Tempo di ulteriore sospensione della pena dal momento in cui Sallusti ricevesse fisicamente la notifica: altri 30 giorni, esclusi dunque i tempi morti dell'ufficio notifiche. Periodo, in definitiva, in cui Sallusti finirà in galera se gli andrà male, cioè bene: fra tre anni. Mentre se gli va bene, cioè male, se cioè in Cassazione e alla procura di Milano s'impegnassero «ad personam», ci vorrebbero comunque diversi mesi. Traduzione finale: i parlamentari hanno tutto il tempo del mondo per fare una legge (decente, se possibile) e quindi non hanno scuse: sempre che, con l'aria che tira, non finiscano in galera prima loro.  

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