Risolto il giallo di Leonardo La sua Battaglia c'è ancora
Data per perduta "La battaglia di Anghiari" starebbe sotto un dipinto di Vasari. Renzi chiede l'aiuto del governo per tirarlo fuori
Dietro un affresco del Vasari, in Palazzo Vecchio a Firenze, si cela un capolavoro perduto di Leonardo: 'La Battaglia di Anghiari. Uno dei più avvincenti 'gialli' della storia dell'arte (era una pittura murale di Leonardo, databile al 1503, andata perduta ma documentata dallo studio preparatorio nella foto) potrebbe essere stato risolto dai lavori di ricerca a Palazzo Vecchio che hanno individuato diverse prove: un campione contenente materiale di colore nero che ha una composizione chimica simile ad un pigmento nero trovato nelle vele marroni della Gioconda e del San Giovanni Battista; Frammenti di materiale rosso che si ipotizza possano essere frammenti organici associati a lacca rossa; immagini che fanno capire che lo strato beige sul muro originale può essere stato applicato solo con un pennello. Ed, infine, conferma dell'esistenza di un vuoto inizialmente individuato a la parete sulla quale Vasari ha dipinto il suo affresco ed il muro retrostante, che suggerirebbe una sorta di volontà - da parte di Vasari stesso - di preservare il lavoro di Leonardo. Sono questi gli elementi principali emersi nel corso dei lavori di ricerca de "La battaglia di Anghiari", condotta in Palazzo Vecchio, a Firenze, all'interno del Salone dè Cinquecento. Prove che lo scienziato Maurizio Seracini, insieme al suo team, citano come elementi a supporto dell'ipotesi che il dipinto di Leonardo si trovi dietro l'affresco murale del Vasari. Il sindaco di Firenze, Matteo Renzi, non ha perso tempo e ha chiesto l'attenzione del ministro Ornaghi. "Dimostrato che la battaglia d'Anghiari c'è, chiedo al Governo di autorizzarci a verificare le condizioni in cui è. E tirarla fuori", ha scritto il "rottamatore" su Twitter. Poi in conferenza stampa ha continuato: "Dobbiamo capire quanta parte della Battaglia è ancora sotto il muro del Salone dè Cinquecento. Sono state trovate tracce che sono evidentemente riferibili a qualcuno che ci ha pitturato. Il Ministro Ornaghi mi ha assicurato che entro un mese sarà qui. Insieme a lui saliremo sull'impalcatura ed insieme verificheremo quali siano le modalità per riuscire ad avere una fotografia più precisa di quella che abbiamo avuto fino a questo momento".