A Courmayeur incassi su del 176%
Sabato scorso gli ispettori del fisco nella località Valdostana. Lontano il record di Napoli, dove l'aumento di incassi era stato del 98%%
Ancora qualche settimana e qualche blitz in grandi città e località turistiche, e poi sarà possibile fare una vera e propria classifica dell'evazione fiscale made in Italy. L'Agenzia delle Entrate, oggi, ha reso noti i risultati dei controlli effettuati sulle attività commerciali (bar, ristoranti, alberghi, negozi) sabato scorso a Courmayeur, paradiso valdostano delle settimane bianche. Ebbene, nella località all'ombra del Monte Bianco (dove i 70 funzionari del Fisco hanno effettuato i controlli in 33 esercizi commerciali tra ristoranti, bar e negozi), gli incassi sono in media "magicamente" lievitati del 32% rispetto al sabato precedente, con picchi del 176%. Oltre a ristoranti, bar e negozi nel centro, i funzionari del Fisco hanno fatto controlli con gli sci ai piedi nelle baite sulle piste. In alcuni esercizi sono state riscontrate diverse irregolarità relative al mancato aggiornamento dei registri dei corrispettivi e alle incongruità con le dichiarazioni presentate ai fini degli studi di settore (per esempio, numero dei beni strumentali comunicati: tavoli, sedie, tipologia di attività diversa da quella effettivamente svolta, ecc.). In un solo locale è stata poi rilevata la presenza di un lavoratore in nero. La località sciistica valdostana ha fatto comunque meglio di Milano, dove in seguito ai controlli effettuati nelle vie dello shopping e della movida erano emersi incassi superiori del 44%, e di Cortina, dove durante le vacanze natalizie le punte di aumenti hanno toccato il 300%. In fondo alla classifica della "vergogna fiscale "Napoli, dove le punte d'aumento d'incasso hanno toccato addirittura il 985% e 4 negozi su 5 sono risultati non in regola nell'emissione degli scontrini fiscali.