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Il capitano: scoglio non segnalato

Il comandante nega le accuse di ritardi e disservizi nei soccorsi. "Gli uomini dell'equipaggio sono stati gli ultimi ad abbandonare la nave"

Andrea Turco
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È in corso negli uffici della Capitaneria di porto dell'Isola del Giglio l'interrogatorio del comandante della Costa Concordia, la nave naufragata al largo dell'Isola. Il comandante  Francesco Schettino dovrà ricostruire le fasi dell'incidente e spiegare come mai si fosse avvicinato così tanto alla costa. Da quanto è finora trapelato, il comandante avrebbe detto agli inquirenti che la tratta da lui seguita era una tratta turistica consentita e che lo scoglio su cui si è incagliata la nave non era segnalato sulle carte nautiche. Inoltre ha negato le accuse dei passeggeri che avevano denunciato ritardi e disservizi nei soccorsi. "Gli uomini dell'equipaggio della nave Costa Concordia sono stati gli ultimi ad abbandonare l'imbarcazione, assicurandosi prima di salvare i passeggeri" . La dinamica - Stando alle prime ricostruzioni, l'urto contro lo scoglio che ha squarciato la chiglia della Costa Concordia è avvenuto probabilmente alcune miglia prima dell'isola del Giglio. L'equipaggio ha probabilmente immaginato, in un primo momento, di poter gestire l'emergenza. Quando ciò è parso impossibile, il comandante ha ordinato di cambiare rotta e di dirigere verso l'Isola del Giglio. Proprio l'avvicinamento alla terraferma, secondo molti soccorritori, ha impedito che l'incidente avesse conseguenze ancor più tragiche e che la nave si inabissasse.      

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