Catanzaro, tragico incidente stradale: 15enne morto nello schianto, "di chi era il figlio"
Morto in un incidente stradale in Calabria il 15enne Riccardo Fabiano, figlio di un magistrato in servizio a Catanzaro, Debora Rizza. Una vera e propria tragedia avvenuta nella notte tra il 26 e il 27 dicembre in località Piterà di Catanzaro, in un tratto in galleria della strada statale 109, che conduce in Sila. Nello schianto, inoltre, sono rimasti feriti altri sei giovani, alcuni dei quali in modo grave.
Due le auto coinvolte nell'incidente: un'Audi 4 e una Lancia Y. Sul posto i carabinieri e i vigili del fuoco del Comando provinciale di Catanzaro, che hanno estratto i feriti dalle lamiere delle vetture. Il personale del 118 li ha poi portati in ospedale. Il quindicenne morto viaggiava, insieme ad altri due ragazzi, a bordo della Lancia Y. Stando ai primi rilievi dei carabinieri, pare che la causa dell'incidente possa essere stata l'alta velocità. L'ipotesi è che una delle due auto coinvolte abbia invaso la corsia opposta proprio a causa della velocità sostenuta in un tratto di strada in cui invece c'è il limite di 50 chilometri orari. Secondo quanto trapelato, il magistrato di turno della Procura della Repubblica di Catanzaro avrebbe già disposto l'alcol test su tutte le persone che viaggiavano a bordo delle auto coinvolte nello scontro.
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Il Procuratore nazionale antimafia, Giovanni Melillo, i procuratori aggiunti e i sostituti della Direzione nazionale antimafia e antiterrorismo, in una nota, "si stringono con affetto alla collega in questo momento di immenso dolore per la scomparsa del figlio Riccardo". In un comunicato, "la Procura della Repubblica di Catanzaro, con tutti i magistrati, il personale amministrativo e il personale della polizia giudiziaria, si stringe alla cara collega Debora Rizza e alla sua famiglia, nel dolore per l'inconsolabile perdita dell'amato figlio Riccardo". Vicinanza al magistrato è stata espressa anche dal procuratore della Repubblica facente funzioni di Reggio Calabria, Giuseppe Lombardo, dagli aggiunti Stefano Musolino e Walter Ignazitto e da tutti i sostituti procuratori dell'ufficio, che "partecipano con affetto e profonda commozione al gravissimo lutto che ha colpito la collega Debora Rizza".
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