Coronavirus, rivolta nelle carceri: sei detenuti morti, decine in fuga. Caos totale in tutta Italia
Sono sei i detenuti morti, quattro deceduti sul posto, due dopo essere stati trasferiti nelle carceri di Verona e Alessandria, a seguito della rivolta avvenuta ieri domenica 8 marzo nel carcere di Modena, che ora è inagibile. Lo riferisce il sindacato della polizia penitenziaria Uilpa. Le morti sarebbero avvenute per overdose da farmaci, in particolare metadone, che i carcerati si erano procurati saccheggiando l'infermeria del carcere, ma dovranno comunque essere effettuate le autopsie per averne la certezza.
A Rebibbia nella Capitale dal primo pomeriggio diverse squadre dei Vigili del Fuoco stanno intervenendo all’interno del carcere in seguito di alcuni incendi appiccati nei diversi bracci del penitenziario su richiesta della Polizia Penitenziaria. Ci sarebbero diversi evasi, forse una trentina.
"Il 26 marzo 20mila malati solo in Lombardia": l'esperto, l'imminente punto di non ritorno
I detenuti sono in rivolta in varie parti d'Italia per protestare contro le restrizioni dovute all'emergenza coronavirus. La protesta si è estesa da San Vittore a Palermo. A Foggia, riporta il Messaggero, alcuni carcerati sono riusciti a evadere. Molti di loro sono stati bloccati subito dopo all'esterno dell'istituto penitenziario dalle forze dell'ordine. Altri sarebbero in fuga. Sembra che abbiano divelto un cancello della "block house", la zona che li separa dalla strada.
Tensione anche nel carcere San Vittore di Milano dove alcuni detenuti sono saliti sul tetto. All'Ucciardone di Palermo altre proteste sempre contro il decreto sul coronavirus del governo Conte che prevede restrizioni anche per i carcerati. L'istituto penitenziario è circondato da poliziotti e carabinieri in tenuta antisommossa.