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La Bbc taglia gli stipendi: "Rai dovresti seguirci"

Stipendi dei manager dimezzati e ringiovamento dell'elite dirigenziale. La BBC avvia la formula anti crisi e dall'alto del suo primato invita l'Italia a fare lo stesso

simone cerroni
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Se addirittura la British Broadcasting Corporation, per tutti Bbc, uno dei più autorevoli editori radiotelevisivi al mondo, dimezza gli stipendi e  taglia alle parti alte della dirigenza, allora siamo vermente messi male. E dall'alto del suo primato la Bbc da consigli alla Rai: "la prima operazione inevitabile è non solo tagliare senza pietà sui compensi più alti ma soprattutto rifondare la classe dirigente". Parola di Christopher Francis Patten, chairman della tv inglese, uno che che nel campo la sa lunga.  Il taglio - Ormai sono anni che la tv pubblica inglese vive una crisi senza precedenti. Come racconta il giornale online Dagospia, la Bbc ha cominciato dal direttore generale, il cui stipendio è stato dimezzato, e poi è arrivata a tutti gli altri manager, con l'obiettivo di far passare il comparto dirigente dal 2,5 per cento della forza lavoro al 1 per cento entro il 2015.  I consigli a mamma Rai - A quanto pare la Rai, data la sua abbondanza di personale, sembra competere con la Bbc, almeno fino ad oggi. Anzi nella nostra emittente pubblica le assunzioni sono aumentate negli ultimi anni, la Bbc al contrario taglia. Invece sulla qualità dei contenuti è inutile parlarne e fare paragoni utopici. "L'ultima volta che è venuto in Italia - riporta il sito - il presidente di Bbc Trust Lord Patten of Barnes, ha spiegato ai convenuti del Prix Italia della Rai che è ora di mettere mano, con grande coraggio, addirittura al Rinascimento dei servizi pubblici televisivi e tagliare i compensi più alti". Si tratta quindi di tagliare la testa al toro e dimezzare, anzi tagliare la testa al cavallo di viale Mazzini, distruggendo "l'elite che si autoperpetua" con la garanzia dei soldi statali. Una testa, quella della Rai, sicuramente molto grande, dal momento che alle parti alte del corpo aziendale - stando a quanto dichiarato in Commissione Parlamentare di Vigilanza dal direttore Luigi Gubiosi - abbiamo 662 dirigenti che rientrano in quel totale di 11 mila 378 dipendenti. 

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