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Omicidio Meredith, Amanda Knox condannata: "Travolta da un treno, in Italia non torno"

Giulio Bucchi
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E' come l'avesse "investita un treno, non mi aspettavo che succedesse". Amanda Knox sceglie gli studi del talk Good Morning America dell'Abx, a New York, per commentare la fresca condanna a 28 anni e mezzo di carcere decisa dal Tribunale d'Appello di Firenze per l'omidicio di Meredith Kercher. Tra le lacrime, a proposito di   una sua possibile estradizione in Italia, dice: "Non avrò mai voglia di tornare in quel posto". "Non potevo credere a quello che sentito - racconta Amanda davanti alle telecamere -. La sentenza mi ha annichilita. E' veramente come se mi avesse investito un treno. Veramente mi aspettavo molto di più dal sistema giudiziario italiano. La volta precedente mi avevano giudicato innocente". Sollecito e la "fuga" in Austria dopo la condanna   Se anche la Cassazione, tra qualche mese, confermerà la sentenza d'Appello-bis, la Knox finirà in carcere insieme al suo ex fidanzato Raffaele Sollecito, condannato a 25 anni. "Non vorrò mai tornare in quel posto dove... - chiarisce subito la 26enne di Seattle - combatterò fino alla fine, non è giusto e non è corretto". Amanda rivela poi di aver ascoltato direttamente lei la sentenza, dopo essersi collegata al sito web di una tv italiana, nonostante inizialmente avesse pensato di aspettare la telefonata dei suoi legali. E quando la sentenza è stata letta "non potevo credere a quello che sentivo, tutta la mia famiglia era lì e io cercavo di ascoltare e di dire loro quello che sentivo". Da quel momento, è passata attraverso "un'ondata di reazioni", ma solo "mentre venivo qui - continua, rivelando di aver parlato con un prete italiano che aveva conosciuto in prigione - ho pianto per la prima volta". "No, tutto questo è sbagliato - dice con forza - e farà di tutto per dimostrarlo". La Knox conferma di aver inviato al suo avvocato una lettera indirizzata alla famiglia di Meredith: "Voglio che capiscano che è incredibilmente difficile... Una sentenza non è più una consolazione per loro". I toni della Knox erano invece differenti nell'intervista rilasciata al Guardian qualche giorno prima della condanna, quando ha dichiarato: "Mi dovranno prendere e trascinare mentre scalcio e urlo in prigione, dove non merito di stare". È molto preoccupato anche l'avvocato Christopher Blakesley, uno dei più famosi penalisti degli Stati Uniti, che afferma: "L'estradizione di Amanda è assolutamente possibile". Non si sa quindi come finirà questa vicenda, fino a quando non ci sarà il verdetto della cassazione. "Non voglio tornare in Italia per mia volontà - continua Amanda - e combatterò per provare la mia innocenza".   Amanda Knox, l'intervista dopo la condanna Guarda il video su LiberoTV  

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