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Un figlio genio in 10 mosse

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Cani, integratori, rilevatori di piombo e niente tablet:forse sarà intelligente ma non profumerà di neonato

Ignazio Stagno
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Ai figli on demand, cioè consegnati con tutte le opzioni psicofisiche desiderate, ci arriveremo presto. Intanto accontentatevi di sfornare dei geni, ché l'umanità ne ha un disperato bisogno, senza contare l'invidia dei parenti. Basta con la casualità genetica per cui da un genio può nascere un imbecille (anzi, questa è quasi la regola): ora la rivista Forbes, famosa per l'annuale pubblicazione della classifica dei più ricchi del mondo, ha rivelato sul suo sito le dieci regole che le mamme devono osservare, prima e dopo il parto, per fabbricare figli geni. Primo: non programmare la nascita, anzi «tenete la pagnotta nel forno il più a lungo possibile». Lo dicono i biologi evolutivi della britannica Durham University, che hanno scoperto il rapporto tra gravidanze lunghe e cervelli più grandi. «Con il cervello più grande, hai più potenza cognitiva», spiega il ricercatore Robert Barton. Prima delle 39 settimane il cervello rischia di non essere sufficientemente sviluppato, a scapito della «potenza cognitiva». Secondo: assumete presto integratori del ferro. Quasi la metà delle donne ha livelli di ferro troppo bassi, il che pregiudica, di nuovo, lo sviluppo cerebrale del bambino, col rischio di ritardi nell'apprendimento e nella facoltà linguistica. (...)   Continua a leggere l'approfondimento di Giordano Tedoldi su Libero in edicola oggi mercoledì 29 gennaio  

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