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La classifica dei master in Business administration secondo il Finacial Times

Oltre alle solite Harvard, Stanford e London Business school tra le prime dieci posizioni troviamo 3 europee. La Bocconi con il suo trentunesimo posto è la sola italiana tra le prime cento posizioni.

simone cerroni
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L'articolo comparso ieri 27 gennaio sulla prima pagina del Financial Times, quotidiano economico britannico, con la classifica e i rendimenti dei 100 master in Business administration, confernma che le sorprese non toccano le prime della classe. I calcoli - Il ranking dei migliori MBA pubblicato ieri, è stato calcolato sulla base di una combinazione di venti indicatori. Dall'aumento di stipendio dopo il corso di studio, alla rapidità di inserimento in posizioni di lavoro adeguate, dal grado d'internazionalità dei docenti, alla qualità della ricerca. Il Financial Times ha pubblicato la sua classifica MBA annualmente a partire dal 1999. Da allora, solo quattro scuole sono riuscite a conquistare il primo posto: Harvard, Stanford, la Wharton School della University of Pennsylvania e London Business School. Per completare la classifica del 2014 il FT ha intervistato 23.000 alunni di 153 scuole di business . Più di 10.000 laureati MBA hanno completato l'indagine.  Strapotere americano - Ancora una volta viene confermato lo strapotere degli atenei statunitensi, con oltre la metà delle prime 100 posizioni occupate da scuole a stelle e strisce. A salire sul podio più alto è la solita Università di Harward che si conferma per la quinta volta (a partire dal 1999, anno di nascita del master) l'università che assicura una maggiore possibilità di assunzione e di migliore retribuzione. I laureati di Harward, secondo il Financial Times, percepiscono circa 130 mila euro e 89 su cento lavorano entro tre mesi. A salire sul podio ci sono comunque le solite due inseguitrici, ovvero La Stanford Graduate School of Business e la London Business School. Le europee - Tra le prime dieci università, tra cui risaltano le sette sorelle americane, tre università europee riescono ad entrare nella top ten. Oltre alla London Business School, come già detto al terzo posto, appaiono la Francese Insead e la spagnola Iese Business School.  L'Italiana - La bandiera italiana viene tenuta alta, ancora una volta, dalla eccellente Sda Bocconi, unica italiana el club dei centio migliori Mba al mondo. L'università milanese era risultata secondo Forbes terza nel ranking dei migliori Mba internazionali nel 2013 (università statunitensi apparte). Gianmario Verona, direttore del programma Mba dell'univeristà ha affermato che "questa è un ottima notizia per i nostri studenti che vedono riconosciuto il valore del loro investimento, che è deisamente importante", 46 mila euro per 13 mesi di master full time. "I superdiplomati Bocconi - continua Verona - hanno visto crescere la paga di 112% a tre anni dal titolo. I settori di maggiore sbocco, sono quello industriale, farmaceutico e tecnologico". Il prezzo è alto però stando ai dati forniti dalla setssa università l'85% degli studenti che hanno frequentato il master trova occupazione ad un anno dal diploma.   Gli Mba non risenono della crisi - Nonostante la crisi un master in business administration resta il principale strumento di formazione dei manager e per garantirsi uno stipendio elevato. La crescita è tra il 90% e il 110%, da prima a dopo gli studi.  La domanda di diplomatiMba da parte delle multinazionali non risente della crisi, tranne che per il settoredell'investment banking che ha perso qualche punto percentuale. 

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