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Stamina, il giudizio del comitato 2012: "Metodo pericoloso, può portare danni neurologici"

Durissimo verdetto degli esperti scientifici. Il ministro Lorenzin: a giorni nuovo comitato. Vannoni: "Porteremo tutte le analisi"

Giulio Bucchi
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Una cura "pericolosa" e che può provocare "danni neurologici gravi" ai pazienti. E' il giudizio emesso nel 2012 sul metodo Stamina dal tavolo tecnico composto da Nas, Istituto Superiore di Sanità, Centro Nazionale Trapianti e Agenzia del Farmaco (Aifa). Una stroncatura totale sia dal punto di vista medico-scientifico sia da quello procedurale. Tutti i rischi del metodo - Innanzitutto, i luoghi di somministrazione del metodo. Secondo le carte dell'indagine della Procura di Torino, guidata dal pm Raffaele Guariniello, le prime prove "semi-clandestine" della terapia di Davide Vannoni sui pazienti sono state effettuate negli scantinati di varie strutture, in Italia e a San Marino: strutture già giudicate inidonee dall'Ordine dei medici nel 2008. C'è poi la questione più strettamente legata alla salute dei pazienti che si sono sottoposti alla cura, che comporterebbe rischi di trasmissione di virus e insorgenza di tumori. Pratiche legate alla terapia come biopsia midollare, manipolazione di cellule staminali o reintroduzione mediante puntura lombare potrebbero provocare, si legge nei verbali, "nausea e cefalea, meningiti batteriche, ematomi, traumi midollari, localizzazioni cellulari atipiche e incontrollate e rischio di insorgenza di tumori dovuti alla possibile selezione e trasformazione di cellule preneoplastiche durante le manipolazioni in vitro". Inoltre, l'utilizzo di siero fetale bovino nei terreni di coltura potrebbe portare all'insorgere di "danni neurologici" e altri "effetti collaterali dopo infusione, da verificare nel tempo". Lo scontro ministro-Vannoni - Il ministro della Salute Beatrice Lorenzin ha annunciato per i prossimi giorni un nuovo Comitato. "Il metodo Stamina non esiste dal punto di vista scientifico - ha commentato -, non abbiamo ancora le prove. Vediamo quando sarà provato o non provato, anche se l'altro comitato aveva già dato il verdetto". "Tutte le analisi ce le abbiamo e sappiamo cosa iniettiamo - ha replicato Vannoni, il promotore del metodo Stamina -, sono cellule staminali sicure. Ma ora la parola passerà ai pazienti, che porteranno in conferenza stampa le loro analisi. Sarà invitato anche il ministro della Salute: come io non sono scappato in questi giorni dalle accuse infamanti che mi hanno rivolto, Lorenzin abbia il coraggio di farsi vedere e di vedere i risultati ottenuti da queste persone". All'agenzia Adnkronos Salute il presidente di Stamina Foundation ha spiegato che il ministero della Salute è in possesso di tutte le cartelle cliniche dei pazienti in cura agli Spedali Civili di Brescia. "Ma come sappiamo lì ci si limita a indicare che non ci siano effetti collaterali - ha concluso -. Le famiglie presenteranno invece le valutazioni e le analisi effettuate da oltre 50 medici diversi che certificano i miglioramenti".

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