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Il Corriere a peso d'oro: dal 2 gennaio costerà 1 euro e 40 centesimi a copia

Comunicato del cdr di via Solferino sul quotidiano. Il venerdì e il sabato il prezzo salirà a 1 euro e 90 centesimi

Matteo Legnani
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Quando Libero, qualche anno fa, decise di portare il prezzo delle copie in edicola  da un euro e dieci a un euro e 20 centesimi l'una, ci fu una levata di scudi da parte dei giornaloni arroccati nelle loro torri d'avorio di lettori, inserti e firme. Poi accadde che non molto tempo dopo Libero, anche gli altri quotidiani tirarono su il prezzo (per la serie "vai avanti tu che vediamo se i lettori ti crocifiggono"). Libero, infatti, aveva tenuto. E tutti passarono a un euro e venti per copia. Da allora, il nostro quotidiano ha mantenuto quel prezzo e, complici le difficoltà nella raccolta pubblicitaria che affliggono l'editoria, è oggi uno di quelli se non quello col miglior rapporto articoli/costo. I giornaloni, invece, sono andati all'incasso: qualche giorno fa, il duo Sallusti-Feltri ha annunciato che Il Giornale passa a un euro e 30 centesimi a copia, un prezzo al quale Il Corriere della Sera era passato già nello scorso mese di agosto. Ora, un comunicato sindacale pubblicato a pagina 55 del quotidiano di via Solferino annuncia un'altra (non piacevole) novità oer i suoi lettori: dal 2 gennaio 2014, il Corrierone passerà a 1 euro e 40 centesimi per copia, coi numeri di venerdì e sabato a quota un euro e 90 centesimi. E non sarà più nemmeno "Corrierone", visto che gli stessi membri del cdr, oltre a ricordare che tre aumenti di prezzo in un solo anno sono un record per l'editoria forse a livello mondiale, annunciano che a metà del 2014 il formato del quotidiano cambierà, assumendo le dimensioni più ridotte di "altri giornali concorrenti, come La Stampa".

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