Al Fatto è guerra tra Vauro e Travaglio, il vignettista: "Marco è fascista come Grillo"
Il vignettista non accetta il "flirt" tra Beppe e Marco: "Il leader M5s usa le parole di Mussolini e lui lo difende. Ho capito tutto, mica sono un asino..."
Tira aria di tempesta in casa Travaglio. Marco "Manetta" adesso si scontra pure contro gli amici come Vauro Senesi. A far scoppiare la guerra tutta interna tra le mura del Fatto Quotidiano è il "Vaffa day" di domenica scorsa del Movimento Cinque Stelle a Genova. Dal palco Grillo ha pronunciato una frase che ha fatto ricordare l'inqulino di palazzo Venezia degli anni trenta: "Vincere e vinceremo". ha affermato Beppe. Apriti cielo. La citazione di Mussolini ha fatto saltare il banco. Vauro ha prima scritto a Dario Fo dicendogli che "non può stare con chi usa un linguaggio fascista", poi questa mattina ha messo nel mirino proprio Travaglio. In una vignetta Vauro raffigura se stesso con le orecchie d'asino e afferma: "Però Grillo ha detto proprio 'dobbiamo vincere e vinceremo' come Mussolini". Dall'altro lato risponde Travaglio: "Scherzava dai...". E ribatte il Vauro-asino: "Ok scherzava. Marco ora mi posso togliere il cappello da ciucco?". Insomma il flirt tra Marco e Beppe non va giù agli amici del Fatto. Già Santoro qualche settimana aveva richiamato Travaglio: "Non puoi difendere Grillo qualunque cosa dica". Ma per Marco esiste solo Beppe...