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"Come dare piacere ai disabili". A Bologna i corsi per assistenti sessuali

Soddisfare le esigenze dei diversamente abili. Nel capoluogo felsineo i seminari per imparare la professione

Roberto Procaccini
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A Bologna partono i corsi per "assistenti sessuali per disabili". Dal gennaio 2014, chi vorrà esercitare la particolare professione (resa celebre dal film the Session) dell'assistente sociale che aiuta i diversamente abili a soddisfare i bisogni corporali, potrà seguire a Bologna gli appositi seminari (con conseguenti diplomi), nei quali si apprendono tecniche, etica professionale, supervizione terapeutica e questioni di tariffario. Ecco, il problema è che in Italia la figura dell'assistente sessuale per disabili non è ancora riconosciuta dalla legge, e chi la esercita rischia di incorrere in condanne morali se non penali. E allora l'organizzazione dei corsi fa parte  proprio delle iniziative messe in campo dal "comitato promotore per la realizzazione ed il sostegno di iniziative popolari per l'assistenza sessuale" per sollecitare la politica e l'opinione pubblica sul tema. "Ci sono tanti progetti e tante idee difficili da realizzare - spiega Maximiliano Ulivieri, uno dei promotori del progetto - quello che possiamo fare è far partire i nostri corsi di formazione per assistenti sessuali, sul modello della Svizzera, e formare così delle persone capaci e consapevoli di un ruolo importante e delicato, che spesso viene guardato con sarcasmo". Non intendono stare con le mani nelle mani, quelli del comitato: "Abbiamo messo a punto una proposta di legge - spiega ancora ulivieri - che due parlamentari di Pd e Movimento 5 stelle si sono impegnati a sponsorizzare, insieme alla revisione della legge Merlin".

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