Fonsai (Ligresti) diede 415mila euro a La Russa quando era ministro
In totale la famiglia di Ignazio ha ricevuto quasi 1 milione di euro. I pagamenti giustificati come "parcelle spese sinistre" e "varie"
Nei giorni caldissimi dell'affaire Ligresti-Cancellieri, dalle carte dell'inchiesta sul crac Fonsai della famiglia dell'ingegnere Salvatore Ligresti, emergono altri particolari. Viene tirato in ballo Ignazio La Russa e la sua intera famiglia, da sempre amica di quella del costruttore milanese. Secondo quanto scritto dal pm della procura di Milano, Luigi Orsi, Ignazio La Russa, all'epoca ministro della Difesa, ricevette 451mila euro dal gruppo Ligresti; 211mila euro al figlio Geronimo e oltre 300mila a Vincenzo, il fratello maggiore. Le giustificazioni - I pagamenti vengono giustificati con uno stringato elenco prestazioni, indicate come "parcelle sinistri", e anche con "altre prestazioni di servizi". In totale, ha riportato Repubblica, alla famiglia La Russa è arrivata liquidità per quasi un milione di euro. Il documento relativo alle prestazioni è stato depositato agli atti dell'inchiesta sull'ex presidente Isvap, Giancarlo Giannini (accusato di corruzione e calunnia) e su Salvatore Ligresti, nel mirino per il reato di corruzione. I verbali - Nel dettaglio, il 27 gennaio 2011 l'ufficio Ispettorato dell'Istituto di vigilanza sulle assicurazioni (Isvap) chiese a Fondiaria Sai di Ligresti di "fornire i verbali stralcio dei verbali delle adunanze del 2009 e del 2010, con individuazione del relativo punto della verbalizzazione", che riguarda un lungo elenco di operazioni tra le parti correlate. Tra gli oltre sette milioni deliberati a favore dell'ingegnere di Paternò e i 268mila alla moglie di Paolo Ligresti, ecco spuntare i pagamenti a La Russa. Da Fonsai, Vicenzo La Russa (primogenito di Antonino e indagato nel filone torinese dell'indagine) ha ricevuto due pagamenti: uno del 2010 da 126mila euro per "parcelle spese sinistri" e un secondo, nel 2009, da 174mila euro per "parcelle spese sinistri + spese sociali diverse". Le cifre - Più cospicua la cifra incassata dall'ex ministro della Difesa e attuale leader di Fratelli d'Italia. Ignazio La Russa incassa nel 2009 quasi 200mila euro da Milano Assicurazioni per "altre prestazioni di servizi". Sempre nel 2009 da Fonsai incassa altri 98mila euro per "parcelle per spese sinistri". Simili operazioni sono state registrate anche nel 2010: 76mila euro da Fonsai, 77mila da Milano assicurazioni. Il totale nel biennio è di 451mila euro. Infine il capitolo relativo a Geronimo La Russa, figlio di Ignazio, che per "parcelle spese sinistri" e "altre prestazioni di servizi" incassa tra il 2009 e il 2010 una cifra pari a 211mila euro (al tempo, Geronimo, ricopriva la carica di consigliere in Premafin). La replica - Raggiunto telefonicamente dal Corriere della Sera, La Russa ha replicato così alle accuse: "Mi meraviglia questo clamore, da avvocato ho intrattenuto rapporti con il gruppo Fonsai fin dal 1978. Da quando sono diventato ministro ho interrotto le mie attività professionali. Quei soldi? Evidentemente si tratta di pagamenti per vecchie fatture incassati successivamente". Sul ruolo di figlio e fratello sottolinea: "Si tratta di professionisti, che fanno il proprio lavoro, e che non vanno confusi o associati a me"