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Coronavirus, giovane cinese a Torino costretta a scendere dall'autobus. E Chiara Appendino va al ristorante

Gabriele Galluccio
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Gli italiani non sono immuni alla psicosi del coronavirus. A Torino si è infatti svolto un brutto episodio riguardante una giovane cinese. Quest'ultima stava viaggiando a bordo di un autobus e sarebbe stata costretta a scendere da alcuni passeggeri in quanto "persona non gradita". La ragazza non ha denunciato ufficialmente, ma ha riferito tutto alla comunità cinese di Torino. Quanto accaduto fa il paio con un uomo della Toscana che, qualche giorno fa, ha registrato un video mentre insultava pesantemente un gruppo di cinesi. Come se gli asiatici che vivono in Italia da tempo c'entrino qualcosa con il coronavirus.  Per approfondire leggi anche: Coronavirus, la truffa informatica La sindaca Chiara Appendino si è schierata dalla parte della giovane cinese, anzi in segno di solidarietà ha pranzato in un ristorante cinese della città: "Mi è stato evidenziato il caso di una ragazza che non si è sentita una presenza gradita su un autobus, ma rispetto ad altre città non abbiamo avuto episodi forti e di questo voglio ringraziare i torinesi. A Torino non abbiamo avuto episodi di razzismo ma - ha sottolineato il primo cittadino di Torino - il periodo di convivenza con quello che sta succedendo a livello globale non sarà breve. L'invito a tutti, quindi, è di adottare gli strumenti necessari ma di non cadere nella psicosi perché questo non aiuta".

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