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La baby squillo scrive alla madre"Mamma scusa, mi manchi"

Agnese, ospite di una casa famiglia, ha svestito i panni della donna vissuta: è solo un'adolescente che ha bisogno di affetto

Nicoletta Orlandi Posti
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Agnese, nonostante la vita da baby squillo fatta fino a qualche settimana fa e l'atteggiamento da donna vissuta, ha solo 14 anni. E dalla casa famiglia in cui vive ora dimostra tutta la fragilità e il bisogno di affetto che ha un'adolescente. Aspetta con ansia che qualche parente la vada a trovare e ha voluto scrivere alla madre, rinchiusa a Rebibbia dal 28 ottobre con l'accusa infamante di aver approfittato economicamente della sua piccola pur sapendo che si prostituiva. La lettera, pubblicata dal Messaggero, è commovente e mostra il tentativo di entrambe di recuperare un rapporto che difficilmente potrà trovare una soluzione positiva perché alla donna è stata tolta la patria potestà di entrambi i figli. Le lettere - "Ciao mmma, ti scrivo dalla casa dove mi trovo. Non sai quanto mi dispiace che tu sia in carcere per colpa mia. Mi manchi", dice Agnese. La risposta non si è fatta attendere. "Ma che dici amore?", le ha risposto la mamma. "Devi pensare solo a te stessa, devi cercare di recuperare, per crescere bene e nel modo giusto". Del resto racconta la zia di Agnese "devo ammetterlo con dispiacere, ma mia sorella non sapeva fare la mamma, anche se sono convinta che lei non avesse assolutamente capito che la figlia si prostituisse". "Mia sorella", spiega la zia, "non ce la faceva a gestire questi ragazzi, non aveva la forza perché soffiva di disturbi alimentari. Era bulimica ed è dimagrita di colpo da 160 a 50 chili". Ne aveva parlato con gli assistenti sociali, con gli psichiatri, ma nessuno sembra sia stato in grado di capire la gravità della situazione. 

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