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Poliziotti costretti a liberare i clandestini: "I rimpatri? Dobbiamo pagarli noi"

Gabriele Galluccio
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"Immigrazione: per la sicurezza dei cittadini livornesi o pagano i poliziotti o gli stranieri irregolari restano liberi di circolare sul territorio". È la denuncia pesantissima che arriva dal Sindacato italiano unitario lavoratori polizia, che fa chiarezza su due episodi avvenuti a Livorno negli ultimi giorni di dicembre 2019, quando il ministero degli Interni aveva già chiuso il bilancio. Per approfondire leggi anche: "10 giorni per superare gli sbarchi di tutto gennaio 2019" "Nel primo caso - racconta Angela Bona, segretario provinciale del sindacato, al Giorno - il clandestino è stato accompagnato al Cie di Trapani con volo di linea pagato dal ministero, ma i due agenti hanno dovuto anticipare le spese e il sostentamento dello straniero. Al rientro hanno avuto il rimborso". Il secondo, invece, è quello che ha sollevato la protesta: "Durante i controlli in piazza Garibaldi è stato individuato un clandestino. Abbiamo avvertito l'ufficio immigrazione che ha dato disposizioni affinché l'uomo venisse accompagnato in un centro di identificazione. I poliziotti hanno chiesto l'indennità di missione ma, di fronte alla risposta negativa, questa volta si sono rifiutati di anticipare i soldi". E così il clandestino è stato rilasciato libero di circolare sul territorio e invitato a ripresentarsi nei giorni successivi in questura, cosa che nessun disperato farebbe mai. "Non ne possiamo più - denuncia il sindacato - qualcuno si deve assumere le proprie responsabilità".

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