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Pietro Genovese, il sondaggio di Antonio Noto: "Tolleranza zero" dopo Roma, cosa farebbero gli italiani

Cristina Agostini
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Le stragi dei ragazzi sulle strade non si ferma e per contrastarle gli italiani chiedono misure più severe e una maggiore informazione per i ragazzi. Secondo il sondaggio di Antonio Noto pubblicato su il Giorno dopo quanto accaduto a Roma, in corso Francia, dove Pietro Genovese, figlio del regista Paolo, ha travolto e ucciso con il suo suv due ragazze di 16 anni, Gaia e Camilla, rivela che è favorevole al ritiro della patente a vita per chi causa incidenti il 91 per cento degli intervistati mentre è convinto che l'educazione stradale debba essere obbligatoria nella scuola il 68 per cento (16 contrari). Del resto, scrive Noto, "sballo e rischio stanno diventando sempre più comportamenti e abitudini messi in atto dai ragazzi come collante per stare insieme e trascorrere le serate. Quello che è successo in corso Francia a Roma non è un caso isolato. Secondo i dati del'Aci, nel 2019 hanno perso la vita in seguito a incidenti stradali 3.334 persone, in media 9 morti al giorno. Inoltre sempre l'Aci puntualizza che tra i 15 ed i 24 anni sono morti 414 ragazzi, ben il 12,4% di tutte le vittime di incidenti stradali". Dato ancora più allarmante, "è aumentato addirittura del 26% il numero delle vittime di età compresa tra i 15 ed i 19 anni". Leggi anche: "Il senso della vita non è guidare sbronzi ma neppure...". Feltri, quello che nessuno dice su Genovese, Gaia e Camilla Per ridurre il numero degli incidenti, secondo gli italiani, "serve una maggiore informazione da fornire ai giovani circa i rischi che corrono nel mettersi alla guida quando si beve o si assumono sostanze stupefacenti". Questa convinzione, continua Noto, "è generata da un dato allarmante: il 40% dei genitori ritiene che i propri figli possano fare uso di alcol e droga. Il timore maggiormente avvertito è la possibilità di un incidente, indicato appunto dal 67%. Se invece si interrogano i giovani sul consumo di alcolici e droghe leggere lo scenario diventa ancora più allarmante: il 64% dichiara che quando trascorre le serate con amici beve abitualmente alcol fino a sentirsi un po' brillo. A questo si aggiunge che il 62% dei genitori ammette di non essere in grado di controllare i figli per proibire assunzioni di alcol o droghe". 

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