Matteo Salvini accusa il Pd per il caso di Antonio Cianci, killer di agenti che accoltella in permesso premio
Un permesso premio all'ergastolano Antonio Cianci, oggi 60enne, il quale nel 1979 uccise tre carabinieri che lo avevano fermato a un posto di blocco a bordo di un auto rubata. Un "tipino" che a 15 anni aveva già ammazzato un metronotte a Segrate. I carabinieri furono uccisi a colpi di pistola. Insomma, uno che ha aveva già mietuto quattro vittime. E al quale, però, è stato concesso un permesso premio. Risultato? Ha accoltellato un uomo di 79 anni, il tutto nel parcheggio sotterraneo dell'ospedale San Raffaele a Milano. La vittima, colpita alla gola, è in gravi condizioni ma non in pericolo di vita. Una vicenda assurda, sulla quale piove il commento infuocato di Matteo Salvini: "Altro che schedare le Forze dell'Ordine come vuole il Pd. In Italia servono regole, rispetto e certezza delle pena. E nessun premio ai killer spietati, soprattutto se hanno ucciso donne o uomini in divisa", conclude il leader della Lega. Ma l'Italia, si sa, è il paese dove tutto è possibile. Il paese in cui si può avere un "permesso premio" dopo aver ucciso quattro persone, tra le quali tre carabinieri. Leggi anche: Saviano, deliri a senso unico: "Odio contro Segre, colpa di Salvini e Meloni"