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Luca Sacchi, la fidanzata di Valerio Del Grosso: "Dopo averlo ucciso mi chiese di andare con lui in hotel"

Caterina Spinelli
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Si aggrava sempre più la posizione di Valerio Del Grosso, il 21enne accusato di aver ucciso Luca Sacchi. "Il 23 ottobre scorso mi ha messaggiato chiedendomi di voler uscire insieme per una passeggiata. Alle 23.15 circa ho ricevuto uno squillo da parte sua che mi avvisava che era arrivato sotto casa mia". Così la compagna ha raccontato ai poliziotti della Squadra Mobile e ai carabinieri del Nucleo Investigativo quanto accaduto nella serata del 23 ottobre, pochi minuti dopo l'omicidio. "Durante l'uscita insieme Valerio per diverse volte mi faceva fermare con la vettura per scendere a parlare con diversi nostri conoscenti. Dopo ripetute richieste di spiegazioni, Valerio mi ha riferito che mentre era in compagnia di Paolo Pirino (l'altro fermato) lo stesso aveva dato una bastonata ad una persona non specificando il motivo e il soggetto vittima. Intorno alle 3 chiedevo a Valerio di essere accompagnata a casa, ma lui mi ha chiesto di andare a passare la notte con lui in un hotel perché era meglio non tornarci". Leggi anche: Luca Sacchi, il renziano Nobili: "Nessuna polemica, ma Salvini è indegno" La ragazza prosegue: "Valerio mi aveva detto che era successo un casino e che lui aveva esagerato nel comportarsi". La fidanzata parla anche del crollo emotivo del fidanzato che, il giorno dopo, ha letto i titoli dei giornali: "Così è crollato e ha riferito che aveva sparato in testa ad una persona non specificandone le motivazioni...tutti gli amici me compresa consigliavamo a Valerio di andarsi a costituire. Lo stesso mi pregava di accompagnarlo in un albergo per stare con lui e fargli compagnia". Proprio in quell'albergo le forze dell'ordine hanno rintracciato e bloccato il giovane, che non ha opposto resistenza.

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