Pietro Senaldi sui poliziotti uccisi a Trieste: "Vietato dire extracomunitari". La censura tutta italiana
La sinistra italiana ha il problema dell' immigrazione. Non riesce a gestirla e perde voti, che vanno a Salvini, alla Meloni e finanche a Grillo. Ora che la Boldrini è tornata nel Pd e Fratoianni è al governo, la situazione è destinata a peggiorare. L' ha capito perfino Di Maio, che sui profughi si è messo a scimmiottare Salvini per mettere in difficoltà e distinguersi dai mai amati colleghi della maggioranza. Il punto è che, unici al mondo, i nostri progressisti hanno sbagliato l' approccio con la pratica. Mentre perfino i socialisti spagnoli e Macron tengono i clandestini alle porte e dicono no grazie all' accoglienza indiscriminata, i nostri dal primo momento hanno cercato di raccontare agli italiani una catastrofe mondiale che non sapevano come affrontare come una benedizione dal cielo. Clandestini di cui non si sa nulla sono stati descritti come risorse in grado di sostituire i giovani italiani laureati che cercano fortuna all' estero. L' importazione incontrollata di milioni di immigrati è stata raccontata come una strategia per dare sangue fresco a una società che invecchia. I valori secolari della nostra cultura sono stati equiparati automaticamente a quelli di altre civiltà, perfino a quelli dell' integralismo musulmano. La sinistra ha organizzato cortei per l' accoglienza ma non si è mai mossa per le vittime italiane della mala accoglienza. Il trucco è stato svelato e il Pd e compagni sono stati mandati a casa. Ora che sono ritornati nella stanza dei bottoni dal buco della serratura dimostrano di non aver imparato nulla. Sono sempre gli stessi, incapaci di risolvere il dramma immigrazione. Almeno però stavolta non allestiscono teatrini per dirci che l' invasione è una panacea e, rivendicando il proprio europeismo, si industriano, vanamente, per scaricare la patata bollente anche sugli altri Paesi Ue. Disarmati di fronte alla bomba extracomunitaria che hanno innescato, continuano ad accendere la miccia, ma tirando indietro la mano e sforzandosi di nascondere la polvere sotto il tappeto. LE REAZIONI Le reazioni alla mattanza di Trieste sono la prova di quanto sosteniamo. Solo i giornali di centrodestra hanno evidenziato che l' assassino era un dominicano, ossia un extracomunitario. I quotidiani di estrema sinistra, dal Fatto al Manifesto, non hanno neppure dato la notizia in prima pagina, benché una sparatoria in questura non sia episodio di tutti i giorni. Gli altri hanno raccontato ogni cosa per filo e per segno ma nella titolazione hanno relegato in posizione del tutto marginale l' origine del killer, in ossequio alla strategia della sinistra: se non puoi dire che gli immigrati sono dei santi, almeno dai poco risalto ai loro crimini. Noi di Libero invece abbiamo dato ampio risalto all' origine dell' assassino. Non per xenofobia ma perché è un elemento essenziale di quanto accaduto. Proprio poche ore prima della tragedia il capo della polizia, Gabrielli, non propriamente un fan di Salvini, ha reso noto che in Italia il 12% della popolazione straniera commette il 33% dei reati e che la percentuale è in crescita rispetto agli ultimi anni, quando il dato si fermava sotto il 30%. Tra gli italiani solo 4 su mille hanno problemi con la giustizia penale, mentre il dato raddoppia per gli immigrati regolari. Se poi si passa ai clandestini, esso si moltiplica per 59: 246 su mille sono delinquenti o giù di lì. Nella Repubblica Dominicana, da dove il 29enne killer Alejandro Meràn proviene, come in Africa, in tutto il Sud America, in Asia e finanche in Russia, la vita è tenuta in minor conto che da noi. Per questo i delinquenti extracomunitari, specie nei casi di criminalità comune, sono in genere più spietati e pericolosi dei nostri. Continuare a non dirlo è masochismo, così come lo è tendere la mano alle culture meno progredite della nostra senza pretendere in cambio rispetto per i nostri valori. LA CORRELAZIONE So che è fastidioso, dopo anni di buonismo, dire che gli extracomunitari sparano di più, ma la stampa deve fare questo sporco lavoro, perché, nascondendo la verità, finisce per farne uno ancora più sporco e svolgere un servizio non per i cittadini onesti ma per i non cittadini criminali. I dati divulgati venerdì da Gabrielli sulla delinquenza straniera sono stati confermati due ore dopo da Alejandro, ma solo Libero ha messo i due fatti in correlazione. Non è che siamo i più bravi, siamo solo tra i pochi che non hanno interesse a fare diversamente. di Pietro Senaldi